Cronaca

Disagi alla Rsa Lucchi, il presidente al Comitato: 'Critiche non provate'

Dopo l’attacco mosso da parte del Consiglio dei parenti della Fondazione Benefattori Cremaschi, in merito alla casa di riposo Lucchi di Crema, arriva la risposta della struttura, che rimanda al mittente le accuse. “Le critiche mosse dal Comitato degli Ospiti e dei Parenti, non provate da elementi oggettivi risultano essenzialmente mosse da ingiustificato astio colpiscono l’Istituzione, i suoi operatori, rasentando l’offesa e la diffamazione” commenta il presidente Paolo Giovanni Bertoluzzi.

Siamo consapevoli che perseguire la qualità dell’assistenza sia un processo in continuo divenire, fatto di continue verifiche e significativi miglioramenti nel quale siamo da anni impegnati, in merito ricordiamo che la rsa ‘dott. Camillo Lucchi’ è l’unica struttura socio sanitaria della provincia di Cremona certificata per il Sistema Qualità Uni En Iso  9001/2015 e UNI 10881:2013 e pertanto soggetta a controllo e autocontrollo continuo”.

Il presidente evidenzia quindi i punti di forza della struttura: “Accoglienza, umanità, rispetto, miglioramento e resilienza sono le dimensioni principali e l’essenza dei servizi offerti dalla Fondazione. Tutto l’impegno è costantemente rivolto al miglioramento della qualità di vita degli ospiti, sia ospiti utenti di servizi temporanei che utenti che scelgono la Fondazione quale residenza definitiva. Le linee strategiche dell’Ente fondano tra l’altro la loro concretizzazione attraverso la radicata e condivisa convinzione della centralità dell’ospite, dei suoi bisogni con superamento del modello “ospedaliero” e di ogni approccio che tenda alla esclusiva sanitarizzazione dell’ospite.

La sintesi dell’esito della ricertificazione ad opera dell’ente Intertek ed Accredia a seguito dell’ispezione del luglio 2018 riporta quanto segue: ‘…il sistema di gestione conferma il livello di maturità già accertato nel corso degli ultimi anni garantendo elevato presidio sia dei processi rivolti all’utenza che di quelli di supporto alla gestione…’

Le pesanti critiche mosse dal Comitato stridono fortemente con gli esiti delle verifiche ed ispezioni subite negli ultimi mesi da parte di Ats Val Padana (Agenzia della Tutela della Salute, ex ASL) che ha operato, come di consueto, controlli costanti sulla funzionalità e qualità dei servizi erogati senza rilevare e contestare alcunché di negativo.

Inoltre non esistono, acquisiti agli atti, reclami, contestazioni o lettere di biasimo per l’attività socio sanitaria svolta, viceversa si riscontrano frequentemente lettere di encomio che aiutano e sollecitano a continuare nel difficile percorso della presa in carico della persona anziana, fragile e spesso malata.

Inoltre la Customer Satisfaction che ogni anno somministriamo, riscontra, a fronte di qualche segnalazione di miglioramento del servizio, esclusivamente risultati positivi.

Regione Lombardia richiede alle Residenze Socio Sanitarie di erogare assistenza quantificabile in 901 minuti complessivi settimanalmente per ospite con figure professionali quali il medico, l’infermiere professionale, il fisioterapista, l’ausiliario socio assistenziale, l’animatore, la RSA “dott. Camillo Lucchi” eroga ben oltre 1.100 minuti utilizzando altresì operatori non previsti quale il terapista occupazionale, il logopedista, la dietista, figure professionali che aiutano certamente a migliorare e personalizzare il servizio erogato.

Il Consiglio degli Ospiti e dei Parenti, presente in poche strutture, è stato voluto dalla Amministrazioni che negli anni si sono succedute, come momento di confronto e collaborazione per risolvere i problemi nell’interesse degli ospiti tutti, evidentemente l’attuale Consiglio, troppo spesso concentrato su problematiche personali, non ha saputo cogliere  l’essenza e lo spirito con cui dovrebbe essere svolto questo importante ruolo.

La visione troppo spesso sporadica, superficiale delle cose appare per lo più frutto di pregiudizi e scarsa conoscenza non solo di norme e regolamenti, ma anche della specificità della psicologia dell’età anziana.

Spiace constatare che il coordinatore del Consiglio degli Ospiti e dei Parenti, già coordinatore dal 2015, dopo 3 anni non sappia che gli animatori presenti in struttura non sono dei volontari ma personale con specifico titolo di studio universitario, e che richieda di ricondurre l’intervento animativo alla lettura del giornale, e che continui a chiamare gli Ausiliari Socio Assistenziali semplicemente assistenti.

La Fondazione Benefattori Cremaschi Onlus ritiene che le parole espresse dal sig. Cattaneo siano fortemente lesive del lavoro che ogni giorno gli operatori tutti svolgono a favore degli anziani accolti che, nella maggior parte dei casi, sono persone che dipendono completamente dall’aiuto degli stessi.

Si auspica che il confronto tra l’Amministrazione della Fondazione e il Consiglio degli Ospiti e Parenti avvenuto martedì 02 ottobre u.s. faccia scaturire un nuovo, efficace e costruttivo interesse collaborativo, senza tuttavia escludere che l’Ente si riserverà di salvaguardare la propria immagine e quella degli operatori nelle sedi legali ed ambiti che riterrà più opportuni”.

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