Cronaca

Dimensionamento scolastico: Il Cremasco unito, Stanga e Casearia con lo Sraffa

Ci risiamo: a fine mese, come ogni anno, il consiglio provinciale si deve pronunciare sul mantenimento o meno della geografia degli istituti scolastici e si intensifica il dibattito politico. In altri termini, si torna a parlare di dimensionamento, con il territorio cremasco che torna a far sentire la sua voce: una voce che va oltre le singole appartenenze di partito.

Nuovo polo agroalimentare e delle professioni. Nei giorni scorsi si è riunito il Comitato provinciale di indirizzo e coordinamento della rete scolastica e formativa presso la sala consiglio della provincia, per esaminare la nuova proposta formulata dal consigliere provinciale Virgilio Uberti della Lega. Sembrerebbe che i sindaci del cremasco abbiano trovato la quadra su un punto: gli indirizzi delle sedi di Crema e Pandino dell’istituto agrario Stanga, verrebbero staccate dalla sede centrale di Cremona e inseriti nell’offerta formativa dell’istituto Sraffa, per creare così un nuovo polo agroalimentare e delle professioni. Un istituto dall’offerta formativa completa e complementare, che va dai corsi professionali e tecnici legati all’agricoltura e alla trasformazione del latte, a quelli enogastronomici, socio sanitari, commerciali, turistici dello Sraffa, ai percorsi nell’area della meccanica e della moda del Marazzi. In termini numerici, un istituto che sommando gli iscritti ai corsi attualmente in essere allo Sraffa-Marazzi, allo Stanga di Crema e alla Casearia di Pandino, potrebbe raggiungere i circa 1600 studenti, peraltro a costo zero, senza cioè incidere sulla logistica, che resterebbe quella attuale: la sede di via Piacenza per i corsi dello Sraffa, quella di via Inzoli per i corsi del Marazzi, santa Maria per l’Agraria e Pandino per la Casearia.

A cambiare sarebbe solo l’assetto amministrativo, con i corsi dello Stanga che andrebbero a completare l’offerta formativa dell’ambito territoriale cremasco, lasciando quello cremonese. Cosa da non poco conto, sia per gli insegnanti nell’ottica di graduatorie ed eventuali trasferimenti, sia per le stesse famiglie, considerata l’attuale presenza degli uffici di segreteria esclusivamente presso la sede di Cremona dello Stanga.

Discussione articolata. Ad avviare il dibattito sul dimensionamento scolastico, il vice sindaco di Palazzo Pignano, Virgilio Uberti della Lega, che ha posto sul tavolo del Comitato provinciale la questione, avviando una discussione articolata che si è arricchita di deduzioni e controdeduzioni da parte della Provincia, dell’Ufficio scolastico territoriale di Cremona e delle varie organizzazioni professionali interessate. E da quanto emerso in sede di Comitato provinciale, organo consultivo e non deliberante va ricordato, potrebbero essere superati anche i problemi legati al lascito testamentario, che vincolerebbe lo Stanga di Crema e Pandino alla sede di Cremona.

Accordo trasversale. Ma il dato politico però è un altro: dalla discussione dell’ultima proposta del vice sindaco di Palazzo, emerge una condivisione trasversale tra gli amministratori cremaschi, che vede esponenti del Partito democratico, di Forza Italia e della Lega, concordare sulla necessità di far contare di più il territorio, partendo dalle scuole. Con lo Stanga che si stacca dall’ambito cremonese, tutte le scuole presenti a Crema sarebbero inserite nell’ambito cremasco, manca un dettaglio però: il voto in consiglio provinciale, e lì che occorrerà contarsi. Saranno in grado i rappresentanti del cremasco presenti in consiglio, di esprimere una sola voce e trovare la maggioranza per approvare l’ipotesi della creazione del nuovo polo agroalimentare e delle professioni a Crema?

Ilario Grazioso

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