Prestazioni ambulatoriali: nel Cremonese i tempi di attesa medi di 32 giorni
Nel Cremonese e Mantovano i tempi d’attesa per le prestazioni ambulatoriali più bassi della Lombardia, insieme all’Ats della Montagna. Questo quanto emerge dal rapporto presentato nei giorni scorsi in Regione e promosso dal Comitato di Controllo e Valutazione insieme alla Commissione Sanità. Si parla, per il nostro territorio, di un’attesa media massima di 32 giorni e di una minima di 22, contro una media regionale massima di 45 giorni e una minima di 35.
Secondo la ricerca, quello delle liste d’attesa è diventato uno dei problemi più rilevanti per tutti i sistemi sanitari avanzati. I motivi che concorrono a creare questa situazione sono diversi: l’aumento dell’età dei pazienti e quindi della domanda dei servizi; il miglioramento tecnologico per analisi e diagnosi; il comportamento dell’utenza che a volte crea disfunzioni, ad esempio quando la persona prenota ma poi non si presenta e non informa l’erogatore oppure effettua prenotazioni multiple senza comunicare la scelta della sede definitiva; richieste inappropriate determinate sia da prescrittori che dall’utenza; alcune particolari situazioni di carenze organizzative.
La missione valutativa sui tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali si basa su dati 2016-2017 raccolti a inizio 2018, quando sono state effettuate anche le interviste alle direzioni generali delle otto At e delle Asst. Solo nel 2017 le prestazioni erogate in Lombardia sono state quasi 160 milioni, con un aumento di 1 milione e 400 mila rispetto all’anno precedente, con differenze territoriali di rilievo, per esempio sono state registrate 16,67 prestazioni per abitante nel pavese e 11,44 nella bergamasca.
Dall’indagine emerge che nel 2017 si è verificato un lieve aumento dei tempi d’attesa medi, ad eccezione delle Ats di Bergamo, della Brianza e di Pavia. Generalmente ad un aumento del tempo di attesa medio è associato un incremento dei volumi delle prestazioni. Per le prestazioni strumentali i tempi più lunghi sono per l’ecografia, 59 giorni, una tomografia computerizzata, 39 giorni, una risonanza magnetica, 24 giorni, e una radiografia, 15 giorni. Se si considera il raggruppamento delle altre tipologie di prestazioni strumentali, per le mammografie si attende di più per la monolaterale, 124 giorni, e per la bilaterale, 101 giorni. Per la spirometria semplice l’attesa è la minore, 13 giorni. Il 54 % delle prestazioni è erogato dal pubblico e il 46 % dal privato accreditato.