Padania Acque e ATS: 'Nessun rischio legionella nel bere l'acqua del rubinetto'
Padania Acque e ATS della Val Padana confermano: l’acqua del rubinetto si può bere. Nessun rischio legionella legato all’uso alimentare dell’acqua di rete della provincia di Cremona, dunque. “A seguito dei recenti casi di polmonite – sottolineano i due enti attraverso una nota stampa congiunta – riscontrati nell’area della Bassa bresciana orientale, del mantovano e del casalasco e in considerazione della condivisa e giustificata preoccupazione della popolazione, Padania Acque e ATS della Val Padana intendono rassicurare i cittadini della provincia di Cremona, ribadendo che non esiste alcun rischio di contrarre il batterio della legionella per chi beve l’acqua del rubinetto”.
“Anche l’assessore regionale a Welfare e Sanità Giulio Gallera – proseguono – ha recentemente dichiarato che l’acqua pubblica, l’acqua che scorre negli acquedotti, si può consumare per uso alimentare. Non c’è alcun legame tra l’infezione polmonare causata dal batterio della legionella e il consumo dell’acqua di rete poiché la malattia non si contrae bevendo l’acqua del rubinetto”.
Padania Acque ricorda infine che “dalle frequenti e costanti analisi sia sulla rete di distribuzione idrica sia sui punti di prelievo (quindi in fase di consegna agli utenti, ndr), effettuate dal laboratorio analisi chimiche e microbiologiche di Padania Acque – accreditato da ACCREDIA fin dal 1999 – e sottoposte alle verifiche e ai monitoraggi di ATS Val Padana, l’acqua è sempre risultata conforme a tutti i parametri di potabilità previsti dalla normativa di riferimento, il D.Lgs. 31/2001”.