Piazza Garibaldi: lettera aperta di Fratelli d'Italia all'assessore Bergamaschi
Assessore Buongiorno.
Mi permetto di disturbarLa in merito alla questione Piazza Garibaldi.
Conosco abbastanza bene Crema ed orgogliosamente consiglio a tutti di visitarla. E sarebbe ancor più appagante vederla migliore. Riguardo all’oggetto, La prego, non si arrocchi. A volte ho l’impressione che ci sia la convinzione che solo la sinistra abbia la verità in tasca e che ciò che viene ideato e pensato è, per dogma, il migliore in assoluto. Umilmente le chiedo, da cittadino, ascolti e prenda il buono, anche se non viene dalla Suoi canali. Quanto pensato dagli Arch. Scaramuzza-Zucchetti è originale. Dirò di più. Quando ho analizzato con calma la proposta di sistemazione ho commesso un peccato capitale: l’invidia. L’invidia perché la soluzione ideata è geniale e non è venuta a me. Tanto di cappello ai progettisti che hanno concepito qualcosa che inciderà profondamente e positivamente sulla zona. Elogi a parte, la soluzione proposta ha indubbi vantaggi. Si viene a creare una piazza degna di considerarsi quasi come l’Agorà. Abbastanza grande, con una certa regolarità, potrà essere utilizzata per molte iniziative e consentirà anche una buona socializzazione, a partire dalla statua di Garibaldi, che oggi è di fatto uno spartitraffico e non è certo valorizzata. Con un buon arredo urbano potrà essere un valido punto di riferimento. Risulta altresì netta la separazione tra zona pedonale e zona veicolare, quest’ultima decisamente rivoluzionata e, come ogni rivoluzione, sarà oggetto di molte critiche, che sono anche facili, volendo. Ma guardando con occhio positivo, i veicoli saranno costretti a muoversi con più prudenza, essendo palese che si può si passare per parcheggiare o per andare verso via Griffini, ma che deve essere fatto in punta di piedi. Io forse sarei stato ancora più drastico e avrei tolto la rotondina davanti alla farmacia. Preferirei far uscire i veicoli dalla porta e creare una rotonda in corrispondenza di via Diaz. In tal modo anche l’uscita da via Diaz sarebbe un po meno “selvaggia”. Ma si è sempre in tempo, cioccolateria permettendo. Ultimo ma non ultimo aspetto, anche la Chiesa di San Benedetto prenderà la visibilità che merita, con un sagrato anch’esso rivalorizzato. Se poi, come ho inteso da quanto comparso sulla stampa, la Sua osservazione riguarda gli stalli diurni: è un attimo toglierli. Si potrebbe ricavare qualcosa oltre la porta, volendo. Non butti via tutto per “partito preso”. Guardi che l’idea di inglobare la statua di Garibaldi è rivoluzionaria. Certo, le rivoluzioni lasciano il segno, ma credo che siano necessarie per il progresso. E credo che per un “Progressista” sia un’occasione da cogliere al volo.