Consulta dei giovani: concluso il percorso '57 giorni - strade di legalità'
Un percorso affrontato con il sentimento comune di “voglia di libertà”. Ha commentato così Giorgio Cardile, presidente della Consulta dei Giovani di Crema, il cammino intrapreso il 23 maggio con gli altri ragazzi “57 giorni – Strade di legalità” che si è concluso ieri, 19 luglio, in Largo Falcone e Borsellino.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Amministrazione comunale “in preziosa e costruttiva sinergia, aprendo un circolo virtuoso con tutti i cittadini” e con l’aiuto della parrocchia di Santa Trinita. In questi 57 giorni, che nel 1992 hanno separato le stragi di Capaci e via D’Amelio nelle quali hanno perso la vita Giovanni Falcone da quella di Paolo Borsellino, i ragazzi hanno approfondito il tema della mafia, che oggi non opera più solo tramite lo stragismo degli anni ’90, ma attraverso comportamenti subdoli, che minano il sistema economico-sociale laddove riesce ad infiltrarsi.
Attraverso incontri con rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine i giovani della Consulta hanno riflettuto su come essere cittadini attivi nella lotta alla criminalità organizzata, perché come ha ricordato il sindaco Stefania Bonaldi “Tutti sono responsabili della legalità”.
Da sottolineare anche il gesto simbolico che ha visto i ragazzi ripulire i muri del liceo Racchetti in Largo Falcone e Borsellino. E proprio qui, sotto l’ulivo dedicato alla memoria dei due giudici, nella serata di giovedì è stata inaugurata una targa (offerta dalla ditta Barbati Marmi) che recita:
“La lotta alla mafia non deve essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolga tutti, specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.
Ambra Bellandi