Cronaca

Diploma per i richiedenti asilo impegnati al centro natatorio Bonaldi: 'Pratica da replicare'

II terzo anno di collaborazione tra Caritas e Sport Management (società gestore del centro natatorio di Crema) è occasione per fare un bilancio, definito dalle parti “molto positivo”, di questa esperienza di lavoro socialmente utile svolto dai richiedenti asilo presenti in città, che si concluderà in agosto. Crema ospita circa 110 richiedenti, di cui una settantina (vanno esclude le donne, che sono spesso gestanti o con bambini molto piccoli, si fa notare) possono e potrebbero dedicarsi a varie attività lavorative finalizzate alla loro integrazione in società. Uno dei progetti più importanti è senza dubbio quello che vede 25 giovani adulti ospiti della Caritas cremasca impegnati al centro natatorio: un compito che li vede lavorare il sabato dalle 10 alle 17 su 2 turni e la domenica dalle 10 alle19 su tre turni.

“Ci sono progetti che si basano sullo spirito di inclusione, e ringrazio Sport Management per questa sensibilità ed efficacia: vorremmo portarlo come buona pratica per alimentare progettualità simili anche con altre società”, ha commentato il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, durante l’incontro al palazzo comunale. “A fronte di polemiche dove forse si alza troppo la voce – ha raccontato l’assessore al Welfare, Michele Gennuso, rivolgendosi ai ragazzi – noi chiariamo un concetto: questa attività di volontariato non è una restituzione, non siete in debito con noi, non ci dovete niente. E’ invece un’opportunità umana e professionale per imparare a conoscere i cremaschi, il territorio, migliorare la lingua italiana e pensare al vostro futuro. Noi vi diciamo grazie e vorremmo dimostrarvi che Crema è questo, una città accogliente”.

Fabrizio Motta, della Caritas, ha sottolineato la rilevanza del progetto, considerando in particolare che si ripete da tre anni e che ha già portato ad alcune professionalità riconosciute. Teresa Abbruzzese (Capo Area Sport Management Crema): “Sport Management è molto sensibile al sociale e quando si è presentata quest’opportunità di proseguire la collaborazione con la Caritas e di accogliere i ragazzi nel centro l’abbiamo accolta molto volentieri. I ragazzi sono tutti dotati di divisa e badge di riconoscimento, si occupano principalmente di presidiare il parcheggio delle biciclette e ci danno una grandissima mano nel servizio interno alla piscina. Sono molto bravi, attenti e puntuali e per noi è una bellissima esperienza. Abbiamo pensato anche di rilasciare loro, alla fine di questo progetto, un attestato d’impegno. Con Caritas abbiamo anche parlato di altri progetti per il futuro”.

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