Lettere

Fratelli d'Italia: 'Scrp disastro annunaciato'

da Giovanni De Grazia - coordinatore cittadino Fratelli d'Italia

Siamo stati facili profeti nei mesi scorsi nel porre attenzione alla gestione di Scrp e alle criticità che erano già abbondantemente emerse, e ci fa piacere che altre forze politiche si siano accorte di questo. Prima di tutto vogliamo esprimere la nostra solidarietà ai Sindaci accusati di essere “irresponsabili” per aver comunicato il loro recesso da Scrp. Sono amministratori seri, preparati, eletti direttamente dalle loro comunità, alcuni al secondo mandato, che legittimamente ritengono di non aver trovato in Scrp servizi coerenti al costo, anzi. Questi sindaci ‘irresponsabili” lamentano da tempo poca trasparenza nella gestione complessiva di SCRP, mancanza di comunicazione e eccessivo uso di consulenze e incarichi esterni, pagati profumatamente. Come non dar loro ragione? L’arroganza dimostrata in questi anni da quei sindaci che detengono la maggioranza in SCRP (ricordiamo tutti il termine di “Sindaci pecoroni” usato dal sindaco di Crema Stefania Bonaldi ) è stata evidente nella gestione di molte situazioni. Un esempio su tutti : è sicuramente giuridicamente corretto ma non rispettoso nei confronti dei soci, che sono sindaci e amministratori, vendere 5 milioni di azioni A2A, informare successivamente l’assemblea, e accantonare ben settecentomila euro per eventuali problematiche legate all’operazione A2A-LGH. Poco eleganti inoltre le affermazioni di Casorati, sindaco di Casaletto Ceredano e coordinatore dell’Area Omogenea Cremasca, che paventa il rischio del licenziamento per i dipendenti, causati dall’uscita dei sette sindaci. Il Bilancio di SCRP, come dichiarato e’ “floridissimo” e quindi i dipendenti non devono avere preoccupazioni per il loro futuro, caso mai forse potrebbero ” allarmarsi” gli amministratori e i
consulenti esterni per i loro sostanziosi emolumenti.

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