Occupazione giovanile, dato regionale ok: provincia quasi al top, male le retribuzioni
Nona provincia italiana per occupazione standard, 28esima per retribuzione media e un’eccellenza per quanto riguarda il dato Neet, il tasso di giovani che non lavorano e non studiano. E’ quanto emerge dal terzo rapporto nazionale “Le dinamiche del mercato del lavoro nelle province italiane”, realizzato dall’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro, che sarà presentato ufficialmente domani, venerdì 29 giugno, a Milano durante il Festival del Lavoro 2018, ma che, per quanto riguarda la Lombardia, sono stati svelati in anteprima ieri, mercoledì 27 giugno, durante una conferenza stampa presso la Sala Marra di Palazzo Marino a Milano.
Le conclusioni della relazione, che presenta dati aggiornati al 2017, parlano di una Lombardia che “ha guidato la risalita dell’occupazione nazionale” e che oggi ha un tasso di occupazione (tra i 15 e i 64 anni, nda) del 67,3%, addirittura più del dato del 2008 (1,4% in meno), il punto massimo raggiunto dal numero di occupati in Lombardia (66,9%) e in Italia (58,6%). La media nazionale, invece, oggi sconta ancora un ritardo dello 0,6%. Dall’Osservatorio specificano poi che “l’aumento dell’occupazione in Lombardia non è dovuto alla crescita dei fenomeni di precarizzazione con stipendi inferiori alla media”.
In questo quadro Cremona è la nona provincia italiana per occupati standard (che comprendono i dipendenti assunti con un contratto a tempo indeterminato, compresi i part-time volontari, nda) tra i 15 e i 64 anni con un tasso del 69,5%, in un contesto generale che vede ben sette province lombarde nella top ten nazionale e con Varese capofila con un tasso del 73%. Per quanto riguarda la retribuzione media, invece, la nostra provincia, con un valore di 1.368 euro a persona contro 1.459 di Varese, capolista regionale e seconda italiana, è la 28esima a livello nazionale e l’11esima lombarda. Rappresenta invece un dato importante quello dei giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano né si formano. Se l’Italia ha un tasso del 24,1% (maglia nera Caltanissetta con il 44,9%, primatista Venezia con l’11,2%) e la Lombardia una media del 15,9%, Cremona spicca con il suo 12,7%, dietro solo a Lecco (11,9%), che detiene il primato regionale.
Mauro Taino