Controlli polizia stradale: una denuncia per attività abusiva a Dovera
Due sanzioni e una denuncia. E’ il bilancio dell’operazione effettuata dalla polizia stradale in ambito amministrativo. Martedì mattina a Spino d’Adda gli agenti del comando di Crema, guidato da Mario Crotti, hanno fermato un carro attrezzi che trasportava un’auto non incidentata.
Già solo questo ha portato i poliziotti, dopo una rapida verifica, ad elevare una sanzione di 6.000 euro al conducente del mezzo speciale, che secondo normativa potrebbe effettuare operazioni esclusivamente di soccorso (oppure di trasporto per verifica del mezzo da parte dell’officina riparatrice). Il trasporto merci in questo caso era dunque abusivo, in quanto assente ogni tipo di permesso speciale. Per il conducente si è proceduto anche con il ritiro della patente e il fermo amministrativo del carro attrezzi per tre mesi.
Ma c’è di più. Controllando l’auto presente sul pianale del carro, gli agenti di polizia hanno rinvenuto all’interno alcune targhe e hanno quindi deciso di approfondire. Tramite il logo riportato sulla fiancata dell’automobile sono risaliti ad un’officina con sede a Dovera che però non era registrata presso il Comune e svolgeva quindi attività di riparazione auto abusivamente. Per il titolare dell’autorimessa, dove erano presenti 5 mezzi, è scattata una multa di 15.000 euro, che comprende anche la mancata registrazione dello smaltimento degli oli esausti.
Inoltre dagli accertamenti sulla manodopera all’interno del capannone è risultato un lavoratore ucraino che aveva ottenuto i documenti italiani presentando una carta d’identità romena falsa. Nei suoi confronti è stata richiesta l’espulsione dal territorio nazionale. Il titolare della ditta verrà indagato: la polizia ha già informato l’Ispettorato del Lavoro affinché approfondisca la questione.
“L’attività di indagine è ancora in corso – ha spiegato Crotti – ma questa operazione ha portato un ottimo risultato nell’ambito della prevenzione dell’attività abusiva, che va a discapito di chi lavora con le carte in regola”.
Ambra Bellandi