Cronaca

'Bonaldi: Cogenitorialità, moschea, Scrp e lo scontro con Andrea Agazzi'

da Giovanni De Grazia - Coordinatore Fratelli d’Italia

Il sindaco di Crema Stefania Bonaldi non finisce di stupire, il che potrebbe anche essere positivo se lo stupore fosse generato da scelte significative per il miglioramento della vita dei cittadini e dell’organizzazione del comune. Purtroppo, invece, lo stupore scaturisce da alcune scelte e dichiarazioni che dimostrano in maniera inoppugnabile come Stefania Bonaldi governi la città con superficialità e arroganza.
A conferma di quanto appena affermato Fratelli d’Italia ricorda quattro episodi accaduti nelle ultime settimane e che hanno visto il sindaco di Crema protagonista in negativo.
Il primo è la vicenda dell’iscrizione nel registro delle nascite di due gemelli come figli di due papà, decisione contro la legge e applicata scavalcando gli uffici comunali. L’atto, giustificato come gesto di umanità, è stato orchestrato con fotografo al seguito. Ora, l’umanità non ha bisogno di essere pubblicizzata. Non ci si preoccupa di essere fotografati. In caso contrario viene il sospetto che il gesto sia finalizzato ad accaparrarsi visibilità mediatica, come è avvenuto.
Il secondo episodio è la fantozziana storia della moschea clandestina. Per anni Stefania Bonaldi ha enfatizzato il rapporto di collaborazione con la comunità islamica di Crema. Il risultato di questa collaborazione? La stessa comunità, di fatto, ha creato una moschea clandestina in barba alle disposizioni del sindaco. Ora, che un sindaco di una piccola città – non una megalopoli – non si accorga che sia attiva una moschea e ammetta che è stato preso in giro dai musulmani con i quali dialogava, non è il massimo dell’efficienza. Ammettiamolo, è una presa in giro. Ma è ancora più grave constare che il sindaco gabbato è una persona che crede di essere il primo cittadino per eccellenza, l’uomo che non deve chiedere mai. In questo caso, la donna che non deve chiedere mai, la Wonder Woman del Cremasco.
Il terzo episodio che merita una segnalazione e l’ammissione di Stefania Bonaldi di non avere letto il bilancio di Scrp e di avere accusato i colleghi sindaci di manchevolezza per essersi comportati come lei. In compenso ha difeso il comportamento di Scrp, criticata da alcuni sindaci per non avere allegato alla convocazione dell’assemblea sul bilancio il file con il bilancio stesso, prassi seguita negli anni precedenti. Con questo comportamento, Stefania Bonaldi ha confermato di non essere all’altezza di guidare i sindaci del territorio. In altre parole, ha dimostrato di non essere un leader, capace di unire il Cremasco. Piuttosto ha fornito la prova di essere divisiva.
L’ultimo particolare che merita di essere segnalato è il gesto con il quale Stefania Bonaldi ha apostrofato il consigliere comunale della Lega Andrea Agazzi nel consiglio comunale del 18 giugno. Gli ha riservato il gesto tipico di Beppe Grillo, che non è un complimento, con l’aggravante di averlo fatto in consiglio comunale mentre ricopriva il ruolo istituzionale di sindaco e rispondeva ad un intervento di un consigliere comunale.
A fronte di tutto questo Fratelli d’Italia ritiene di stigmatizzare il comportamento di Stefania Bonaldi, la giudica inadeguata ad esercitare la funzione di sindaco di Crema e quella di leader del territorio. Auspica che le forze di opposizione presenti in consiglio comunale e nelle altre sedi istituzionali esercitino con sempre maggior attenzione il ruolo di controllo che a loro compete.

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