Operazione 'Leitmotiv': nel mirino della finanza 11 coop con sede nel Cremasco
11 società cooperative – situate tra Milano, Brescia e Roma – e i relativi rappresentanti legali, indagati in concorso con il commercialista F.P. con studio in Milano, che hanno occultato al Fisco ricavi non dichiarati per circa 65 milioni di euro e non aver versato ritenute Irpef per oltre 1 milione di euro.
E’ il risultato dell’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Crema, coordinata dal dottor Maurizio Ascione sostituto procuratore della Procura di Milano.
Le società cooperative hanno sede nel Cremasco e, in seguito ad accertamenti effettuati nei confronti del commercialista milanese, si è un vero e proprio metodo evasivo. Il meccanismo fraudolento posto in essere dagli amministratori coadiuvati dal commercialista consisteva nella sistematica omissione delle previste dichiarazioni fiscali in maniera tale da occultare i ricavi conseguiti da tutte le società cooperative coinvolte, a fronte di costi del personale che ne denotavano comunque una rilevante operatività confermata dalla presenza dei versamenti contributivi e previdenziali, aspetto necessario per poter conseguire il DURC e poter essere presenti e competitivi sul mercato.
L’omesso versamento (e dichiarazione) delle imposte garantisce infatti una maggiore competitività sul mercato rispetto ad altre aziende, dovuta alla possibilità di poter offrire manodopera a prezzi inferiori. Al riguardo, è poi emerso che alcune delle cooperative attenzionate, in concomitanza con la messa in liquidazione e la nomina del relativo liquidatore, generalmente ex dipendente straniero irreperibile, avevano successivamente trasferito la sede legale dal cremasco e da Milano in altre località (Brescia e Roma) presso meri indirizzi di comodo. Il tutto con l’intento di far perdere le tracce in caso di eventuali controlli del fisco. Le indagini svolte, sostanziatesi in acquisizioni documentali e perquisizioni locali presso le sedi delle società e del loro commercialista, in un contesto di occultamento o distruzione delle scritture contabili obbligatorie, hanno permesso di recuperare gran parte della documentazione e ricostruire i rapporti commerciali posti in essere. In ambito amministrativo, sono state successivamente effettuate n. 11 verifiche fiscali al termine delle quali è stata confermata l’ipotesi accusatoria citata in premessa. L’attività svolta dalla Tenenza nel solco della repressione dei fenomeni fraudolenti più gravi tende ad eliminare quelle forme di concorrenza sleale nei confronti di quelle imprese che viceversa rispettano le regole.