Cronaca

Bonaldi su v.Rossignoli: 'Presi in giro dal centro islamico: spingerò per chiusura'

Gli islamici in preghiera nel capannone di via Rossignoli

“Ci sentiamo presi in giro da una comunità che chiede di dialogare, dichiara di rendersi disponibile a comportamenti orientati al rispetto delle regole e dei patti assunti, e poi organizza una festa dalla inequivocabile valenza religiosa e di culto nel capannone dove tale attività è interdetta, e ha pure l’ardire di pubblicare sui propri canali social riprese della preghiera. A questo punto ci prendiamo un momento di pausa anche nel dialogo avviato con la comunità, dialogo che in particolare l’assessore Michele Gennuso aveva portato avanti con encomiabile disponibilità ed apertura. Con questi risultati frustranti. Presupposto perché si riprenda il confronto è che le regole si rispettino, ora siamo decisamente lontani da tale traguardo”.

Il sindaco Stefania Bonaldi prende posizione in merito al capannone di via Rossignoli, per il quale sono emersi “Elementi probatori che in passato mancavano, come sempre ribadito rispondendo a diverse istanze dei consiglieri di minoranza, in quanto precedenti sopralluoghi ad opera della PL non avevano messo in luce elementi a comprova di una effettiva attività di culto nel capannone, né era stata colta attività di culto ‘in flagranza’. Perciò non avevano potuto dare luogo a verbalizzazioni ad hoc e a conseguenti provvedimenti ordinatori, se non ad una diffida, precisa e circostanziata, che inibiva comunque l’attività di culto in via Rossignoli, trasmessa il 28.02 ed una successiva nota del 16.05 con la quale, oltre ad assegnare la Colonia Seriana e la Palestra Serio per le finalità sopra dette, si reiterava il divieto di esercitare attività di culto in Via Rossignoli”.

“Alla luce degli elementi emersi in queste ore, alludo in particolare al video comparso sulla pagina Facebook ufficiale della comunità islamica e poi rimosso, documento che attesta in modo inequivocabile che nella festa di domenica scorsa il capannone di Via Rossignoli sia stato chiaramente utilizzato come luogo di culto, l’Amministrazione non intende fermarsi alla mera sanzione amministrativa: da subito il materiale documentale è stato acquisito dalla nostra Polizia Locale, che nella giornata di ieri ha operato ulteriori verifiche in loco acquisendo elementi atti non solo a emettere sanzioni, ma a redigere anche verbalizzazione rispetto a un utilizzo non conforme alle destinazioni urbanistiche ammesse”.

“Nella giornata di ieri ho dato indirizzo al dirigente all’Urbanistica Arch. Margutti, insieme all’assessore Cinzia Fontana, perché la verbalizzazione in corso di stesura diventi il presupposto per un provvedimento ordinatorio, cioè una vera e propria ordinanza da emettere nei confronti del proprietario dell’immobile e del responsabile della Comunità Islamica. Per quanto mi riguarda, spingerò per una ordinanza di chiusura, non solo per un provvedimento che ordini di non pregare, visto che sinora tutti gli strumenti di invito o ingiunzione messi in campo, formali ed informali, non hanno sortito esito positivo.

Sui commenti delle minoranze la Bonaldi risponde al consigliere Enrico Zucchi: “È apprezzabile che dia un segnale di vita, ad un anno dall’avvio di questo mandato amministrativo in cui il suo contributo sinora è stato impalpabile, pensando di suggerirmi il comportamento da adottare in ordine all’uso improprio del capannone di Via Rossignoli da parte della Comunità islamica: non si offenda però se gli dico che non ce n’è proprio bisogno. L’Amministrazione ha già comunicato la sua chiara posizione sin dall’inizio: la destinazione urbanistica dell’immobile, ai sensi della vigente normativa regionale, è incompatibile con l’attività di culto; né l’Amministrazione si è mai detta disponibile ad una variante urbanistica che consenta la trasformazione. A riprova della posizione netta assunta dalla giunta Bonaldi, l’assegnazione della Colonia Seriana per le celebrazioni del Ramadan e, successivamente, da metà giugno 2018 al maggio 2019 della Palestra Serio dalle 11 alle 14 di ogni venerdì, per consentire la preghiera più qualificante della religione islamica (paragonabile alla messa domenicale per i cristiani). Ciò al fine di dare alternative concrete all’esercizio di un diritto costituzionalmente garantito, rispettando però le regole, incluse quelle di tipo urbanistico”.

 

 

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