Politica

Salta il Governo giallo-verde. Le reazioni della politica locale

Foto @SkyTG24

Il Governo giallo-verde di Movimento 5 Stelle e Lega è saltato, naufragando sul nome di Savona come ministro all’Economia. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dichiarato “Ho sostenuto il tentativo in base alle regole della Carta. Ho accolto la proposta per l’incarico di presidente del Consiglio, superando ogni perplessità sulla circostanza che un governo politico fosse guidato da un presidente non eletto in Parlamento e ne ho accompagnato, con piena attenzione, anche il lavoro per formare il governo. Ma il Capo dello Stato non può subire imposizioni. Ho chiesto per il ministero dell’Economia l’indicazione di un autorevole esponente politico della maggioranza, coerente con il programma. Che non sia visto come sostenitore di una linea più volte manifestata che potrebbe provocare l’uscita dell’Italia dall’euro”. Una decisione che vedrà, nelle prossime ore, la convocazione dell’economista cremonese Carlo Cottarelli per discutere di un eventuale incarico di Governo.

La presa di posizione del Capo dello Stato ha scatenato le reazioni degli esponenti dei partiti politici, uno su tutti il M5s che ha proposto l’impeachment a Mattarella per alto tradimento.

Anche la politica locale ha visto svariate prese di posizione, e se per il sindaco di Crema Stefania Bonaldi, il presidente della Repubblica ha dato “una grande lezione di coerenza, rigore e coraggio”, per Manuel Draghetti (consigliere comunale pentastellato) “ha agito dando un indirizzo politico ad un Governo nascente, bloccando chi la pensa diversamente da lui. Per un vero Governo del cambiamento non bisogna guardare i Mercati – ha proseguito – Non so se ci siano gli estremi per la messa in stato d’accusa, ma se così è lo porteremo avanti”.

Furibonda anche la Lega, con il leader Matteo Salvini che chiede l’immediato ritorno alle urne. Una proposta che il segretario cittadino Andrea Agazzi abbraccia totalmente: “Non so dire se ci sia stata la pressione di forze straniere alla base di quanto deciso dal Presidente Mattarella, sicuramente, però, c’è stata una pressione a livello mediatico. Ora si torni al voto al più presto”.

 

Da Forza Italia è arrivata la solidarietà al Capo di Stato. Solidarietà che si evince anche nel post pubblicato su Facebook dal capogruppo in Consiglio comunale Antonio Agazzi: “Non è stato Mattarella a far saltare o non partire il Governo ‘del cambiamento’. Il Presidente della Repubblica aveva concesso tutto, persino un avvocato sconosciuto come Premier. Perché Salvini si è incaponito su Savona? Non poteva sostituirlo, per esempio, con Giorgetti? È responsabilità di Salvini aver rotto il centrodestra, è sempre Salvini che ha fatto saltare il banco del Governo gialloverde. Spero che Forza Italia si presenti autonomamente agli incontri con il Presidente incaricato Cottarelli”.

Una teoria, quella che vedrebbe una strategia disfattista di Salvini, che Andrea Agazzi smentisce: “Non c’era alcun interesse a far saltare l’accordo. Se l’intenzione del leader leghista fosse stata quella avrebbe potuto metterla in pratica dal giorno seguente le elezioni”.

AmBel

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