Il prossimo 14 ottobre don Francesco Spinelli sarà proclamato santo
Questa mattina in Vaticano, nel corso del Concistoro Ordinario Pubblico per il voto su alcune Cause di Canonizzazione, è stato annunciato ufficialmente che il prossimo 14 ottobre don Francesco Spinelli sarà proclamato santo. Inviamo comunicato stampa con sintesi del messaggio del Vescovo e commento della superiora generale delle Suore del SS. Sacramento di Rivolta d’Adda, istituto religioso fondato da don Spinelli.
Il vescovo Antonio Napolioni, con un proprio messaggio, fa eco all’annuncio di Papa Francesco della canonizzazione di don Francesco Spinelli, «un testimone del primato di Dio, sorgente e destino della nostra vita, che nel Suo abbraccio paterno trova pace e compimento. Un prete vero – scrive il Vescovo – la cui fede traspariva da ogni gesto e parola, specie nei tratti dell’umiltà e dell’amorevolezza. Più simile all’agnello che al pastore, per quanto si è lasciato plasmare dal mistero dell’Eucaristia. Si conferma, guardando lui, che “la santità è fatta di apertura abituale alla trascendenza, che si esprime nella preghiera e nell’adorazione. Il santo è una persona dallo spirito orante, che ha bisogno di comunicare con Dio” (GeE 147)».
«I Santi – prosegue mons. Napolioni -, con la loro naturalezza spirituale, ci fanno come da battistrada sulle orme di Gesù Vivente, testimoni e narratori di una Bellezza irresistibile, che li ha conquistati nel profondo, spesso a caro prezzo, facendone generosi costruttori del mondo nuovo. Non è intimismo individualistico quello che vi si respira, come attestano le opere di carità, gli stili di condivisione, con cui figlie e amici di don Spinelli vivono il Vangelo tra gli ultimi del mondo. Lo testimonia la missionarietà che ancora fiorisce, in Italia e in diverse parti del mondo».
«La Chiesa di Cremona – prosegue il Vescovo – vivrà il prossimo anno pastorale intonandosi a questo immenso dono, che responsabilizza tutti, soprattutto Vescovo e sacerdoti, compagni nel medesimo sentiero apostolico percorso dal nuovo Santo».
E non manca una proposta concreta: «Invito tutte le comunità a sentirsi davvero coinvolte in questo evento, non per assistervi plaudenti, ma per raccoglierne l’appello e farne progetto di vita».