Cronaca

Piazza Garibaldi: le associazioni ribadiscono il 'no' al progetto del Comune

“Ci hanno riproposto la medesima bozza di 3 mesi fa senza i parcheggi. Così commercio e servizi saranno fortemente penalizzati”. Berlino Tazza, presidente di Asvicom, risponde duramente in merito al progetto di riqualificazione di piazza Garibaldi avanzato dall’Amministrazione comunale.

“Una farsa”, perché alla riunione di lunedì “non è stato mostrato alcun progetto, ma solo la bozza già vista gli scorsi mesi. L’unica cosa certa è che spariranno 30 parcheggi a ridosso dei negozi. Non è stato possibile comprendere che vocazione avrà la piazza”.

Una decisione che affosserà il commercio, secondo Tazza, che imputa la mancata mediazione agli assessori Bergamaschi (Lavori Pubblici) e Gramignoli (Commercio). “E’ vergognoso il modo in cui hanno cercato di convincere i presenti che la loro proposta avesse a cuore le istanze dei commercianti. Non è così. Il loro progetto è nato in un modo ed è rimasto tale. Le uniche indicazioni che hanno adottato riguardano alcuni stalli, non di prossimità, le logiche di sosta oraria e l’inserimento dei plateatici, tutte idee mutuate dal progetto delle associazioni di categoria”.

Per Tazza lo studio “andava approfondito, tenendo conto, ad esempio, delle conseguenze sul traffico e sulla tenuta del comparto urbano”. L’associazione aveva proposto un periodo sperimentale “per scongiurare impatti da un punto di vista viabilistico e sul commercio, ma ci è stato detto un secco ‘no’. Passa dunque una mera visione estetica della piazza senza alcuna visione commerciale. Non si lavora così, soprattutto quando a rischio ci sono attività, famiglie e posti di lavoro”.

Dello stesso tono le parole di Aldo Pedrini, presidente del gruppo Confcommercio Crema: “Era stata promessa la rigenerazione, ma ci è stato presentato poco più di un semplice ampliamento della ZTL con qualche aggiustamento dal punto di vista viabilistico e della sosta. Cosa si vorrebbe realizzare su una parte dell’area, poi, risulta ancora largamente indefinito”.

Confcommercio resta dunque perplessa sulla “reale opportunità di sviluppo per la piazza e per il centro. Questo perché, al di là di un semplice ritocco studiato dai tecnici, non si considerano per nulla le indicazioni che avevamo presentato al Comune”.

“Il Comune ha scelto la scorciatoia del confronto diretto, incontrando le aziende direttamente e giocando sulle difficoltà dei singoli di presentare una proposta unitaria. Ora occorre semplicemente l’impegno a cercare un percorso condiviso per raggiungere il traguardo che insieme ci siamo voluti dare”.

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