Capotreno aggredito in stazione a Cremona: pugni e calci in faccia
Ennesimo episodio di violenza a bordo di un treno. Ancora una volta vittima un capotreno di 54 anni che intorno alle 19.30 di martedì pomeriggio, mentre aspettava che i passeggeri in arrivo da Milano terminassero la discesa dal convoglio, è stato aggredito improvvisamente da un uomo, un pizzaiolo cremonese, arrivato di corsa sulla banchina mentre gridava frasi sconnesse.
Gettatosi addosso al capotreno, gli ha tirato un pugno in faccia e un calcio nella pancia, continuando poi a colpirlo mentre l’uomo cadeva a terra. Finché gli altri passeggeri non si sono resi conto di quanto stava accadendo e sono intervenuti a dividerli. Sul posto anche i soccorritori del 118, che si sono occupati di prestare le prime cure al ferito per poi trasportarlo in ospedale. Le sue condizioni non sono gravi.
Come raccontato da alcuni testimoni presenti sul posto, l’uomo si trovava inizialmente a fondo treno, in attesa dell’arrivo della moglie e del figlio. La donna avrebbe avuto una discussione con lo stesso capotreno quando si trovava in stazione a Milano. Motivo: la sistemazione in carrozza del figlio disabile di 10 anni.
Madre e figlio, appena arrivati da Roma a Milano, hanno cambiato binario per prendere la coincidenza per Cremona, ma il treno era in partenza e le porte erano già chiuse. La donna ha picchiato i pugni sui vetri e quando è apparso il controllore lei gli ha chiesto di aiutarla a caricare il figlio sul convoglio. I due alla fine sono saliti, ma l’uomo ha fatto presente che per il bimbo sarebbe servito uno speciale sollevatore. E’ a questo punto che è nata un’accesa discussione della quale evidentemente la donna ha poi parlato con il consorte. Per questo motivo quest’ultimo si sarebbe scagliato contro il capotreno.
Per chiarire i contorni della vicenda, sul posto sono intervenuti i carabinieri e la polizia di Cremona.
lb