Cronaca

Centrodestra tra luci e ombre. Bossi: 'Grande soddisfazione. Jotta: 'Paese non governabile'

Soddisfazione e qualche rimpianto nel centrodestra, a caldo del risultato elettorale, che ha visto una netta predominanza della Lega e del M5S, con la vittoria della coalizione che comunque non garantisce una governabilità. Ne è convinto Mino Jotta segretario provinciale di Forza Italia, secondo cui “Alla Camera mancano oltre 50 seggi alla maggioranza, dunque la governabilità del Paese non è così scontata. Personalmente non sono incline a pensare che Salvini, persona molto corretta con la propria coalizione, possa accostarsi al Movimento 5 Stelle per un Governod i larghe intese. Con queste premesse, credo sia difficile riuscire a instaurare un Governo stabile. O faranno un governo di minoranza, o cercheranno almeno di fare qualche modifica alla legge elettorale, come aggiungere un premio di maggioranza, in modo che si torni alle urne con risultati diversi e una governabilità garantita”.

Per quanto riguarda i risultati di Forza Italia, il segretario si dice contento “il risultato in termini di coalizione, che è buono e assolutamente atteso”, ma consapevole che il partito deve “fare i conti con un risultato della Lega decisamente più lusinghiero di quello di Fi”. Un risultato che era, secondo Jotta, “già percepibile in campagna elettorale. Si notava infatti una forte crescita della compagine leghista. Noi, come Forza Italia, abbiamo mantenuto quello che davano i sondaggi, la Lega ha fatto meglio. Dunque in termini di interpretazione del voto la Lega è stata più efficace nel trasmettere il messaggio di cambiamento rispetto ai governi di questi ultimi anni. Dunque per loro onore al merito”.

Per quanto riguarda il risultato a livello locale, nessuna sorpresa: “Tutti i collegi erano dati per vincenti e lo sono stati. Forza Italia qui ha risentito della generosità del presidente Berlusconi, che ha ritenuto di cedere seggi nelle aree del Nord, tenendosene alcuni in contropartita al centro-sud, che apparivano contendibili con i 5 stelle e che invece non lo sono stati. Ricordiamo però che Berlusconi è stato il vero federatore dell coalizione e il suo grande merito rimane: il centrodestra deve a lui il fatto di uscire con un risultato di questo tipo”.

Questo risultato, per Jotta, apre “ottime prospettive nell’ottica delle comunali 2019. Il calo forte dell’area di centrosinistra ci è particolarmente favorevole e i 5 Stelle sul territorio hanno ancora percentuali basse. Dunque c’è un sacco di lavoro da fare ma le prospettive non mancano. Lavoreremo per dare anche al Comune un nome che sia in grado di rappresentarci al meglio”.

Grande soddisfazione invece per Simone Bossi, il cui partito ha vinto in tutto il territorio cremonese, anche nel capoluogo dove la Lega Nord non è mai stata troppo forte. “Sapevamo che il movimento era forte – afferma – questo risultato era atteso anche se non dichiarato. Per me, da segretario della federazione di Cremona, è la più grande soddisfazione politica in 10 anni, con un deputato e un senatore eletti e almeno un consigliere regionale” (forse due, stando allo spoglio che nel pomeriggio sta andando a rilento, ndr). Bossi, salviniano di ferro, lavora in proprio e ha una famiglia impegnativa, con tre figli piccoli. Come concilierà l’impegno romano? “Cercherò di fare tutto nel migliore dei modi – afferma a caldo – rimboccandomi le maniche come ho sempre fatto. E con l’aiuto di mia moglie”.

Positivo anche il commento di Stefano Foggetti, segretario provinciale di Fratelli d’Italia, che sottolinea un “risultato politico molto buono a Cremona, dove abbiamo totalizzato un 5%: dato praticamente raddoppiato e triplicato rispetto alle percentuali passate. E questo è positivo anche in ottica delle elezioni comunali del 2019. Sul resto del territorio abbiamo alti e bassi. Dove siamo radicati e presenti abbiamo buoni risultati, in altre zone dove ancora non abbiamo i nostri circoli si fa più fatica, soprattutto nella parte est della provincia. A livello nazionale non è andata male ma avremmo preferito il 5%”.

LaBos

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