Guerra al gioco d'azzardo: il Comune mappa i luoghi sensibili della città
E’ di due mesi fa il report di Repubblica sul gambling, il gioco d’azzardo, che ha tolto il velo riguardo la spesa media degli abitanti di ogni Comune d’Italia. E se quella lombarda è di 1.036 euro, la città capo comprensorio si è (tristemente) superata. A Crema, infatti, la media dei soldi spesi a testa nei 778 apparecchi presenti è di 1.283 euro.
L’Amministrazione comunale, in collaborazione con il comando della polizia locale guidato da Giuliano Semeraro, ha deciso di dichiarare ‘guerra alle slot’. Ieri in seduta di Giunta è stato approvato il censimento dei luoghi sensibili della città, nei pressi dei quali non è possibile installare macchinette per il gioco d’azzardo.
Si tratta dell’applicazione dell’articolo 5, comma 2, della legge regionale 8/2013. Secondo questa normativa macchinette e sale slot non possono trovarsi nel raggio di 500 metri di scuole, chiese, impianti sportivi, strutture residenziali, ospedali e case di riposo.
L’applicazione del regolamento che il Comune può gestire, aggiunge a questi altri luoghi sensibili come bancomat, compro oro, poste e istituti di credito da cui gli apparecchi per il gioco d’azzardo devono distanziarsi oltre 100 metri. La mappatura è già pronta, che è propedeutica al testo da adottare e che verso la metà di marzo dovrebbe passare per la Commissione Regolamenti.
“Il gioco è una cosa bellissima, l’azzardo è un fenomeno che va presidiato in modo serio”, ha commentato il vicesindaco e assessore alle Politiche Sociali Michele Gennuso. “Abbiamo lavorato sul regolamento anche avvalendoci dell’aiuto del dottor Giorgio Cerizza (U.O. Riabilitazione delle Dipendenze a Rivolta d’Adda, ndr) attraverso il quale cercheremo di tutelare le categorie più fragili dal gambling“.
L’obiettivo politico nazionale è quello di portare, nei prossimi 3 anni, al dimezzamento delle sale da gioco e alla rottamazione, in tutta Italia, di 142.649 apparecchi su un totale di oltre 400mila. Le rimanenti (il 65% circa) saranno sostituite con nuove macchinette che prevederanno l’obbligo dell’introduzione della carta regionale dei servizi, così da impedire ai minorenni di avvicinarsi al gioco d’azzardo.
Ambra Bellandi