'I pesci combattenti' di Barlaam lasciano messaggio speranza a conviviale Rotary
Una di quelle serate che toccano le corde dell’anima. Il Rotary Club Cremasco San Marco, nella sua ultima conviviale, ha ospitato Riccardo Barlaam, Giornalista de Il Sole 24 Ore dove si è occupato in questi anni di Politica estera, Web e ora di Finanza internazionale. Dal 2007 pubblica su un suo blog notizie dall’Africa che nessuno pubblica. Ha vinto il Premio Baldoni nel 2008 con l’articolo Bye bye Africa. Editorialista dal 2010 per Nigrizia. Ha fondato e dirige AfricaTimesNews, sito di notizie dall’altra parte del mondo, curato da una rete di giovani reporter africani.
Sul Sole 24 Ore cura anche il blog Tutte le salite del Mondo, che nasce dalla sua passione per gli sport di endurance (maratone, ultra maratone, gran fonde di bici, trail, triathlon lunghi). Lo sport vissuto come terapia per il corpo e per l’anima. Per avere più forza davanti alle salite che la vita quotidiana riserva, prima o poi, a tutti.
Il prestigioso relatore però é arrivato in terra cremasca invitato dalla Presidente del Club cittadino, Lorenza Branchi, attenta come sempre alle storie di vita più originali, per parlare del film da lui scritto e diretto: “I Pesci Combattenti” che racconta la storia di sette atleti, tra i più forti nuotatori paralimpici al mondo, e della loro preparazione a Milano per i Giochi Paralimpici di Rio 2016.
Questi sette Pesci Combattenti sono: Federico Morlacchi, Arjola Trimi, Giulia Ghiretti, Alessia Berra, Fabrizio Sottile, Arianna Talamona, Francesca Secci. Il viaggio di preparazione di questi atleti è durato oltre un anno ed è stato seguito e raccontato dalle telecamere che hanno saputo cogliere non solo sforzo insito in ore di allenamenti e sacrifici, ma anche – e forse soprattutto – la gioia che ognuno dei protagonisti prova sfidando quei limiti che la natura ha imposto al loro corpo ma non alla loro mente e alla loro forza.
Il docufilm prodotto da Monnalisa media&comunicazione e Living Media mostra come la volontà e la voglia di vivere non conoscano barriere e sappiano anzi trasformarle in trampolini verso qualsiasi traguardo, medaglie paralimpiche comprese. I soci presenti alla conviviale hanno lasciato la serata con la convinzione che ognuno può vincere i propri limiti. Anche quelli che a volte la vita ti para crudelmente davanti. Un messaggio di speranza di cui forse tutti abbiamo bisogno.