'Approvata la mozione sui valori
della Costituzione: soddisfazione
ma minoranze assenti e impreparate'
Nei giorni scorsi, durante l’ultima adunanza del Consiglio Comunale, è stata approvata la mozione, che avevo protocollato l’11 dicembre 2017, avente per oggetto il Rispetto dei valori della resistenza e i principi della Costituzione.
La mozione era stata preparata sull’esempio di altri documenti analoghi che, in questi mesi, parecchi comuni italiani stanno approvando, e si prestava per essere un documento condiviso da tutte le forze politiche poiché, in quanto rappresentate nell’assise comunale, poggiano sulle libertà democratiche assicurate dalla nostra carta costituzionale.
A parere del sottoscritto il comportamento delle minoranze è stato lesivo del ruolo che i consiglieri comunali sono chiamati a ricoprire: infatti al momento della discussione erano presenti solo cinque (su nove) rappresentanti e addirittura il cons. Bergami ha pubblicamente ammesso di non aver letto il testo della mozione (nonostante fosse disponibile da mesi).
Tacciando quindi il documento (che chiede solamente ad ogni organizzazione politica che intende occupare spazi pubblici di sottoscrivere una dichiarazione di rispetto dei valori costituzionali) di essere liberticida e auspicando, come ha fatto il cons. Antonio Agazzi, di permettere ad organizzazioni dichiaratamente neofasciste quali Casapound e Forza Nuova di manifestare liberamente negli spazi pubblici di Crema (magari in Comune!), addirittura non hanno partecipato alla votazione.
E’ bene, al fine di un migliore inquadramento della questione, ricordare che è di alcuni giorni fa la bocciatura in fase cautelare, da parte del TAR di Brescia, del ricorso di Casapound contro un’iniziativa analoga a quella cremasca adottata appunto dal Comune di Brescia. Insomma le argomentazioni di Forza Italia (o almeno della parte presente in Consiglio Comunale), che paiono simili a quelle di Casapound, sono già state giudicate inconsistenti dal Tribunale amministrativo: per i giudici infatti nessuno è autorizzato a propagandare su suolo pubblico idee di terrore e morte.
Il comportamento a cui, ahimé, abbiamo dovuto assistere in Consiglio Comunale ha quindi evidenziato come oggi, più che mai, ci sia bisogno di una chiara riaffermazione dei valori della nostra carta costituzionale.