Pioltello, per gli investigatori la colpa sarebbe della cattiva manutenzione della rotaia
La causa del deragliamento del treno Cremona-Milano dello scorso 25 gennaio, all’altezza di Pioltello, sarebbe legata a carenze nella manutenzione della rotaia. Queste le prime conclusioni a cui sono giunti gli investigatori in questi giorni, a monte dei controlli e delle verifiche effettuate.
Le analisi iniziali fatte dagli esperti nominati dal procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano e dai pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti, hanno infatti evidenziato una serie di difetti nella strada ferrata. Ssoprattutto in quello che è ormai noto come “punto zero”, dove si è staccato il pezzo di ferro lungo 23 centimetri e dove il treno ha iniziato a deragliare, sarebbe quindi la principale causa della tragedia. Lì era infatti già stato trovato un giunto in cattivo stato, quello sotto cui era stata posta la zeppa di legno per impedire che la rotaia continuasse a battere contro la massicciata a ogni passaggio di treni.
Secondo le testimonianze raccolte in queste settimane ma anche grazie ai dati contenuti nella scatola nera, gli inquirenti hanno accertato che il treno quella mattina procedeva a 140 km/h, una velocità regolare. I passeggeri che erano a bordo del terzo vagone, quello dove viaggiavano le tre donne morte a causa dell’impatto, hanno raccontato di aver avvertito una sorta di schianto nel punto in cui il treno è deragliato. Poi il convoglio ha iniziato a sbandare.