Il duce non è più 'cremasco' Revocata la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini
Benito Mussolini non è più cittadino onorario di Crema. Lo ha deciso il Consiglio comunale all’unanimità. Per la precisione della sola maggioranza, perché i 3 rappresentanti (su 9) dell’opposizione presenti all’assise, hanno scelto di non prendere parte al voto.
Il sindaco Stefania Bonaldi, nel cappello introduttivo che ha preceduto la discussione, ha esortato i consiglieri a considerare la delibera del 1924 sì come a un momento storico, “sul quale però siamo chiamati a pronunciarci, a chiarire la nostra posizione proprio davanti alla storia”.
Ne è seguita poco più di un’ora e mezza di dibattito, durante la quale sono emerse le posizioni degli schieramenti politici. Carlo Cattaneo (M5s) ha preso parola per sottolineare come il revisionismo storico non competa a un Consiglio comunale: “Non mi sento in grado di cambiare quanto successo 90 anni fa. Con queste azioni non riesco a dialogare”.
Alle sue hanno fatto seguito le affermazioni di Antonio Agazzi, capogruppo di Forza Italia, che ha accusato la maggioranza di “dare la caccia ai fantasmi, solo perché dovete cercare di rimettere insieme i cocci di una sinistra in pezzi, qui come a livello nazionale”.
E se sia il sindaco che il consigliere Matteo Gramignoli (Crema città della Bellezza) hanno messo in luce l’aspetto educativo della revoca, Simone Beretta (Fi) ha sottolineato come sia la famiglia che debba educare a certe tematiche e valori, “di certo non l’Amministrazione comunale. State riportando in vita un problema che non esisteva più: fascismo e comunismo sono entrambi fuori dalla realtà attuale”.
Il consigliere Valentina Di Gennaro (Pd) ha chiesto alle minoranze di spiegare il perché fossero contrarie ad approvare la mozione, “Perché ho sentito molte cose, ma nessuna di queste giustifica la non partecipazione al voto. Nessuno vuole cancellare la storia – ha proseguito – Si tratta di revocare la cittadinanza onoraria a un uomo che non ha portato alcun onore, né a Crema né altrove. E’ vergognoso il messaggio ambiguo che passa dal vostro non-voto”.
L’atto siglato 94 anni fa non sarà comunque distrutto, ma la sua validità è stata annullata; “perché la memoria, ogni tanto, va rinfrescata – ha aggiunto Marcello Bassi (Crema Bene Comune) – La revoca di questa cittadinanza ci permette di farlo. Non dobbiamo dimenticare”.
Assente per motivi di lavoro il capogruppo del Polo Civico Enrico Zucchi, che però ha risposto al sindaco Bonaldi sui social: “Condivido molte parti del tuo pensiero e sono favorevole alla revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini”.
Soddisfatto Paolo Balzari, presidente di Anpi Crema: “Quello di oggi è un atto politico di grande valore, specie di questi tempi in cui razzismo, xenofobia, apologia del Ventennio sono presenti in modo preoccupante nella nostra società. Ringraziamo il sindaco, il presidente del Consiglio e i consiglieri che hanno sostenuto la nostra iniziativa”.
Ambra Bellandi