Disastro ferroviario, avanti i rilievi tecnici: si va verso la riapertura della linea
Mentre sono pronti a partire i primi avvisi di garanzia relativi al disastro ferroviario di Pioltello, che ha visto il deragliamento del treno Cremona-Milano e la morte di tre donne, proseguono ininterrottamente i rilievi tecnici per stabilire le esatte cause del terribile incidente.
Nella giornata di domenica è stato utilizzato anche un drone, che ha immortalato la situazione con una telecamera ad altissima definizione, prima che la linea venga riattivata. Il tratto esaminato è quello compreso dal luogo in cui è avvenuta la rottura della rotaia e dove il terzo vagone è uscito dai binari fino al luogo del deragliamento vero e proprio. Il drone ha ripreso tutti i punti di interesse segnalati dai consulenti della Procura, che aiuteranno a chiarire l’esatta dinamica. Gli investigatori della Polfer hanno lavorato insieme agli agenti della polizia Scientifica e ai Vigili del fuoco.
Secondo le prime informazioni raccolte dai tecnici, sembrerebbero esserci gravi carenze nella manutenzione: dalla presenza del pezzo di toraia staccato e ritrovato a 20 metri di distanza, alla tavoletta di legno rinvenuta sotto la giuntura del binario, ad un bullone mancante all’assenza dei quattro perni che fissano la piastra di giunzione e la traversina distrutta. Ma anche le condizioni del terzo vagone, quello che è deragliato, sono sotto i riflettori: le carrozze, una volta terminati i rilievi, verranno rimosse e portate in un hangar, dove verranno passate al vaglio.
Questa operazione consentirà di dissequestrare l’area e di far ripartire quindi la circolazione dei treni. Intanto resta da chiarire la posizione dei quattro tecnici di Rfi entrati senza autorizzazione sul luogo dell’incidente sotto sequestro e per questo denunciati. Attesa anche per l’autopsia delle tre vittime, che verrà effettuata in questa settimana.
Sul fronte del pendolari, intanto, continuano i movimenti di protesta. Il Comitato dei Pendolari Cremaschi ha lanciato un appello, chiedendo a tutti i pendolari, gli amministratori e le forze politiche di radunarsi giovedì 1 febbraio, a una settimana dal disastro, proprio su quel treno maledetto, per ricordare le vittime.
Sul fronte del risarcimento danni, invece, il Codacons ha invitato i pendolari della tratta, non solo quelli coinvolti nell’incidente, a riunirsi per una class action. L’associazione ha annunciato “una azione collettiva per ottenere il risarcimento dei danni legati ai gravissimi rischi corsi sul fronte dell’incolumità e della sicurezza”.
lb