Scuole

All'istituto comprensivo Crema Due si celebra la Giornata della Memoria

Se ricordare è un dovere, è un dovere per la scuola celebrare la giornata della Memoria in maniera didatticamente calibrata, per non essere vuota cassa di risonanza di un tam-tam mediatico di circostanza, ma laboratorio vivo di civiltà e di democrazia che impara dagli errori e non li riproietta sul suo futuro.

All’Istituto Comprensivo Crema Due sono e saranno numerosi i momenti forti di costruzione della necessità di non dimenticare: lettura di racconti e di libri sull’argomento, produzione di materiale grafico, visione di spettacoli teatrali, incontri con testimoni d’eccezione, recital e concerti.

Uno spettacolo teatrale al San Domenico intitolato “Viaggio ad Auschwitz A/R” coinvolgerà gli alunni della Scuola Secondaria, così come un concerto serale per ragazzi e genitori promosso dal nostro indirizzo musicale. Venerdì 26 gennaio tutte le classi terze medie dei tre Istituti Comprensivi di Crema sono state nell’Aula Magna dell’Università per incontrare Fondazione Perlasca e celebrare un eroe moderno di enorme statura morale, nell’ambito di una catena di eventi che vede collegati Soncino, Orzinuovi e Crema in comunanza di intenti e di idem sentire.

Questo dietro organizzazione del dirigente Pietro Bacecchi, in sinergia con la Pro Loco e il Museo della Stampa di Soncino, oltre che con il Comune di Crema. Nei tre plessi di Scuola Primaria alunni e insegnanti hanno invece piantato bulbi gialli di crocus, dello stesso colore della stella di Davide appuntata sul petto degli ebrei come marchio oltraggioso di identificazione.

È un’iniziativa promossa dalla Fondazione irlandese per l’insegnamento sull’Olocausto (Holocaust Education Trust Ireland) a cui si è aderito e che vedrà lunedì 29 gennaio, alle ore 12.00, tutti i ragazzi e il personale uscire dalla scuola attorniando l’isola gialla creatasi per un minuto di silenzio e un ricordo dedicati soprattutto ai bambini che hanno perso la vita nell’inferno della Shoah. A Ombriano si accenderanno anche tanti lumini per commemorare chi non c’è più e per rischiarare il buio del sonno della ragione con qualche sprazzo di luce atto a generare speranza.

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