Cronaca

Buoni pasto ASST di Crema: interrogazione regionale del M5s per fare chiarezza

Diritto al pasto a tutti gli operatori dell’Asst di Crema. E’ l’oggetto dell’interrogazione regionale del M5s cremasco, che sarà portata avanti  da Marco Degli Angeli, candidato al consiglio regionale.

“L’ospedale maggiore di Crema conta circa 1.450 dipendenti e un centinaio di collaboratori esterni. I dati di accesso al servizio mensa dei propri dipendenti della ASST di Crema mettono in luce uno dei tanti lati oscuri della sanità lombarda di eccellenza, tanto decantata da Formigoni e Maroni. L’ASST dichiara di avere in organico 1.470 dipendenti con diritto al servizio: i beneficiari risulterebbero in media 320 sui 980 nei giorni feriali, mentre 55 su 297 al sabato, domenica e festivi. Inoltre, c’è un notevole scostamento tra i 95.000 pasti relativi all’appalto Edenred rispetto ai 285.000 se tutti usufruissero del servizio”.

La situazione, secondo i pentastellati, si è ulteriormente complicata con l’entrata in vigore del DL 122/2017, che regolamenta l’uso dei buoni mensa sostitutivi del servizio di mensa aziendale. Si è notevolmente accentuato il diverso trattamento rispetto al personale di ATS Val Padana, che a differenza dei lavoratori di ASST, potrà usufruire fino ad otto buoni pasto contemporaneamente, nel rispetto delle caratteristiche di utilizzo per usi riconducibili al servizio mensa e non a trasformazione in denaro.

Attraverso l’interrogazione, il M5S chiede di verificare gli estremi di un raggiro del rispetto della norma contrattuale verso i lavoratori e di una sostanziale elusione del rispetto del diritto stesso e sollecita l’immediata applicazione del DL 122 anche a tutti i dipendenti di ASST, il superamento di trattamenti ingiustificatamente diversificati e chiarimenti in merito ai dati emersi.

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