Cronaca

Ac Crema sconfitto dal Darfo Boario: 4-2 nonostante il recupero

Per poco non riesce il recupero al Crema, nella difficile trasferta di Darfo Boario contro la seconda in classifica. Un 3 a 0 eccessivamente punitivo per il Crema nel primo tempo, ben giocato dai nerobianchi in fase di costruzione di gioco ma deciso dalle leggerezze difensive, soprattutto sui calci d’angolo; e un secondo tempo più grintoso, che ha portato il Crema ad accorciare le distanze sul 3 a 2, finché, naturalmente sbilanciata in avanti, la squadra di Lucchetti ha subito su una ripartenza il gol del decisivo del 4 a 2 in pieno recupero.

La doccia fredda per i nerobianchi arriva già al 6’, con Zanardini lasciato troppo libero di prendere di mezzo volo nell’area un cross di Vaglio. Il Crema però riparte, e per un buon 20 minuti fa continuo possesso palla, creando occasioni prima con Pagano, che al 12’ cerca il sette alla sinistra di Petrisor e la mette poco alta, poi con Mantovani al 16’, il cui tiro da fuori area viene bloccato dal portiere del Darfo, e poi al 18’ ancora con Pagano, che conclude però debolmente. Ma il Darfo appena rimette la testa in area avversaria porta a casa il 2 a 0: nel momento in cui il Crema si trova in dieci per un infortunio di Pagano, i padroni di casa si procurano un calcio d’angolo al 22’, e vanno a segno con Zanardini, che forse commette anche fallo appoggiandosi sulla schiena di un difensore del Crema. 

Gli uomini di Lucchetti si trovano sotto di 2 gol e senza più Pagano, costretto a lasciare il campo, sostituito da Capuano. Ma ci riprovano ancora, e al 25’ Testardi mette poco fuori di testa un cross al centro di Mantovani. Al 33’ arriva però il gol fotocopia del Darfo: calcio d’angolo, e colpo di testa questa volta di Bakayoko, lasciato solo dalla difesa nerobianca. Al 44’ Capuano gira verso la porta un bel suggerimento di Testardi, ma il suo pallone è di poco alto. Al 47’ Spampatti si inserisce in velocità, ma il suo tiro conclusivo è fuori. Ultimo guizzo del Crema pochi secondi dopo, con Donida che mette al centro e Testardi che prova a concludere ma senza successo.

Nel secondo tempo Lucchetti mette in campo fin da subito Tonon al posto di Mandelli, e al posto di Matei un Gibeni nell’inedito ruolo di centrocampista. I padroni di casa fanno di tutto per rallentare il ritmo della partita, e nei primi 15 minuti sono da segnalare solo i cartellini gialli a Tonon e a Mantovani. Poi il Crema sale: al 15’ colpo di testa di Testardi, e parata facile di Petrisor; al 17’ ci prova Capuano, ma la sua palla debole finisce a lato; e al 19’ arriva il gol, con Petrisor che esce in maniera scomposta in mezzo all’area travolgendo Capuano e commettendo probabilmente fallo da rigore, se non fosse che nel frattempo il pallone arriva a Porcino che riesce a mettere in rete. Al 25’ Scietti salva momentaneamente il risultato, respingendo sulla linea un tiro di Forlani. Al 36’ Stankevicius gira benissimo in porta di testa un calcio d’angolo servito sul primo palo da Porcino, ma Petrisor si oppone con prontezza. Al 38’ arriva il secondo gol del Crema, con Mantovani che da fuori area vede un corridoio libero e decide la conclusione dalla distanza, imprendibile per l’estremo difensore del Darfo. Nel finale il Crema in proiezione offensiva lascia naturalmente spazio alle ripartenze dei padroni di casa, che sbagliano due grandi occasioni al 40’ con Lauricella e al 42’ con Forlani, ma alla fine, in pieno recupero, agguantano il definitivo 4 a 2 ancora con Zanardini, dopo che Aprini a metà campo si era lasciato sfuggire Lauricella, libero di avanzare in solitudine verso l’area avversaria.

Mister Lucchetti commenta con rammarico la sconfitta: «Avremmo potuto portare a compimento il recupero, ma non siamo riusciti a terminare l’opera. Il risultato decisamente negativo del primo tempo non era in realtà meritato: anzi, per almeno un buon venti minuti abbiamo fatto molto più gioco noi. Il problema è che non solo abbiamo pagato dei gravi errori difensivi sui gol, ma non siamo stati abbastanza cattivi per sfruttare le occasioni che si sono presentate. La cattiveria la si è vista nel secondo tempo, anche per i cambi effettuati. Purtroppo non è bastato. Certo: si trattava di una trasferta assai difficile, ma sicuramente avremmo potuto portare a casa più di quanto il risultato finale non dica».

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