Cronaca

Smerciavano banconote false sul territorio, in manette coppia di bresciani

Coppia di bresciani finita in manette nella mattina del 1º dicembre per smercio di banconote false. I due, P.D. e S.F., rispettivamente commerciante e operaio, di 42 e 54 anni, sono stati fermati intorno alle 18.30 del 30 novembre, mentre sostavano con la propria auto, in via Genala a Soresina, nei pressi di un negozio di alimentari, insieme a un bambino di 10 anni.

Ad insospettire i Carabinieri della Compagnia di Cremona, agli ordini del maggiore Rocco Papaleo, il fatto che la vettura, una Hyundai Tucson, risultasse segnalata in precedenza in quanto modello in uso a soggetti che si erano dileguati già da altri comuni del territorio dopo aver “smerciato” alcune banconote false.

L’uomo, che nel frattempo era entrato nel negozio, è stato visto uscire e tornare verso l’auto. A quel punto sono scattati i controlli, anche alla l uce del fatto che l’uomo aveva anche effettuato degli acquisti nel negozio di alimentari. I militari gli hanno trovato addosso 4 banconote da 10 euro, che ad un attento esame sono risultate contraffatte. Altri 10 euro falsi, l’uomo li aveva utilizzati per fare acquisti.

Una successiva perquisizione del veicolo, ha consentito agli uomini dell’Armaì di rinvenire, occultati sotto il portacenere dell’autovettura, altre 2 banconote false da 100 euro, riportanti lo stesso numero seriale, nonché e vari scontrini fiscali e altra merce acquisita in diversi esercizi commerciali. Tutte prove che hanno consentito ai carabinieri, dopo ulteriori accertamenti, di raccogliere le prove inconfutabili circa l’acquisto, nel corso della giornata, di più prodotti alimentari da parte dei due, in altri 5 negozi, empori alimentari e spacci aziendali ubicati nei comuni di Soresina (CR), Castelverde e  Trigolo, sempre utilizzando le banconote contraffatte da 10 euro.

Non si esclude, tuttavia, che i due possano aver altresì colpito in altri centri, in particolare della provincia di Brescia. A questo proposito, sono tutt’ora in corso accertamenti, in particolare per cercare di ricostruire il tragitto effettuato dalla coppia, esaminando gli scontrini fiscali reperiti.

Una successiva perquisizione domiciliare, presso la residenza dei due soggetti a Corte Franca (Brescia), ha portato i militari a soprire altre 18 banconote da 10 euro contraffatte, con analoghi numeri seriali. Complessivamente, quindi, l’operazione ha consentito di sequestrare 28 banconote da 10 euro contraffatte e 2 da 100 euro.

“L’attività di indagine ha evidenziato che il modus operandi della coppia denota una volontà precisa e diretta a compiere il reato, in virtù del fatto che ogni operazione è risultata studiata secondo un piano ben preciso” evidenziano dal comando di Cremona. “Innanzitutto quello di eludere ogni controllo eseguendo degli acquisti di modesta entità, in modo da esibire banconote da 10 euro scegliendo tra quelle con matricole di gruppi differenti ed evitando di pagare con banconote avente seriale contraffatto identico”.

Nulla è stato stato lasciato al caso da aprte della coppia: “Hanno fatto acquisti in zone lontane da casa, presentandosi ben vestiti e curati in modo da  non suscitare sospetti” rivelano ancora i Carabinieri. “Anche ‘l’utilizzo’ del figlio minore aveva lo scopo di trasmettere una sensazione di fiducia ai commercianti con cui hanno avuto a che fare”. Insomma, sembrava l’insospettabile famigliola intenta a fare la spesa. Ora i due sono in attesa di essere processati per direttissima.

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