Cronaca

Anpi e Prc chiedono la revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini: 'Disonora Crema'

E’ il 20 maggio 1924 quando il Consiglio comunale di Crema concede la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Il sindaco è il conte avvocato Alberto Premoli e in aula Ostaggi sono presenti 20 dei 30 consiglieri. La delibera passa, come in moltissimi altri Comuni italiani.
Oggi, dopo 93 anni, una buona fetta della sinistra locale chiede che questa cittadinanza venga revocata. “E’ un disonore per Crema e per la democrazia”, ha commentato Mario Lottaroli, che per mesi ha consultato l’archivio storico della biblioteca comunale sperando di trovare una revoca dopo il 1945, a Liberazione avvenuta.
L’impulso è partito dalla cronaca di Bergamo del 2015, quando la sezione cittadina di Anpi ha chiesto al sindaco Giorgio Gori (attuale candidato alla presidenza della Lombardia per il centrosinistra) di, appunto, revocare la cittadinanza al dittatore. Ma il sindaco aveva risposto picche nonostante le 1.500 firme a favore.
Ora a Crema Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, ANPI, la CUB e USB pongono al sindaco Stefania Bonaldi e al Consiglio comunale la medesima richiesta “nella speranza che venga accolta – ha proseguito Lottaroli – Se così non dovesse essere vedremo come muoverci”.
Domani si terrà la conferenza stampa nella quale saranno mostrati i documenti del 1924.
Ambra Bellandi

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