Cronaca

'Treni per vivere...non da piangere!': questa mattina presidio del Pd in stazione

Alcuni rappresentanti del Pd si sono dati appuntamento alle 6.50 in stazione per stare accanto ai pendolari e denunciare una situazione che non è più sostenibile

A sinistra i rappresentanti del Pd. A destra un ragazzo legge sul cellulare la cancellazione del treno per Cremona

Treni in ritardo 3 giorni su 5. E questa mattina l’ennesima soppressione del treno che va a Cremona, con la conseguenza che i lavoratori arriveranno tardi e gli studenti che dai paesi del Cremasco si recano in città, non saranno puntuali a scuola.

Una situazione che si trascina da anni, decenni, e che come sostenuto dai pendolari stessi “non è più sopportabile”. A ritardi e soppressioni va aggiunta la scomodità del viaggio: i posti a sedere non bastano mai e le carrozze sono gelide d’inverno e dei veri e propri forni in estate.

Viaggi infernali, “che Regione Lombardia promette di risolvere da anni – denuncia il consigliere regionale Pd Agostino Alloni – Ma i nuovi treni promessi dall’Ente arriveranno, nella migliore delle ipotesi, nel 2022″. Anche la sicurezza non è da sottovalutare dopo recenti episodi accaduti sulla Teviglio – Cremona e sulla Milano – Mantova. Sicurezza non solo dei viaggiatori, ma anche degli operatori.

Questa mattina i rappresentanti regionali del Partito Democratico, e altri sostenitori di Giorgio Gori per la presidenza di Regione, hanno organizzato presidi e volantinaggio in 35 stazioni lombarde: “Abbiamo voluto stare ancora vicini a chi si sposta per lavoro – ha proseguito Alloni – Il problema non è di manutenzione fatta male, ma è strutturale. E’ necessario pensare a una mobilità sostenibile a favore dei pendolari. A Crema, attraverso il progetto C.Re.M.A. 2020 che partirà a fine mese, si sta già lavorando in questo senso, ma occorre una strategia corale”.

Ambra Bellandi

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