Scuole

Il dirigente del Racchetti - Da Vinci rifiuta l'incontro con il Comitato Genitori

L'assemblea dei genitori

Dialogo ‘saltato’ tra i genitori degli allunni del liceo Racchetti-Da Vinci e il preside dell’istituto Pierluigi Tadi. “Il comitato genitori  prende atto, con rammarico, della totale indisponibilità del dirigente ad un incontro”.

La motivazione del preside risiede nel fatto che l’associazione “ha la forma giuridica di un’ associazione non riconosciuta”. Non ci stanno, però i genitori che avevano chiesto un incontro al fine di esporre le problematiche emerse durante l’assemblea dei genitori.

Problematiche che vanno dalla sospensione degli scambi linguistici all’estero alla crescente difficoltà ad organizzare i viaggi di istruzione a causa dell’applicazione “troppo rigida della normativa fa sì che sia praticamente impossibile portare gli studenti in gita. Se prima, in deroga al regolamento, era previsto 1 accompagnatore-insegnante ogni 15 ragazzi, adesso non è più possibile accorpare le classi ed il numero minimo richiesto di accompagnatori è 2 docenti di ruolo, per ogni classe”.

 

Ma non sono solo queste le preoccupazioni dei genitori. I ragazzi, infatti, lamentano problemi anche nel quotidiano: non sono ammesse uscite anticipate prima dell’ultima ora di lezione e ingressi posticipati oltre la prima ora, anche in caso di visite mediche o gravi motivi famigliari.

Alcuni alunni, specie le femmine, hanno riferito ai genitori di non poter usare i servizi igienici durante le ore di lezione. Il permesso, secondo quanto riportato dal Comitato, sarebbe concesso solo durante i 15 minuti della ricreazione. “Rispetto a questo problema il dirigente, attraverso una circolare, ha fatto sapere che nulla è cambiato rispetto ai precedenti anni scolastici in merito alla modalità di accesso degli studenti ai servizi o a proposito della sorveglianza da parte del personale docente e Ata. E’ indubbio che vi sia un’ applicazione molto rigida e restrittiva del regolamento”.

Anche il problema trasporti è stato portato all’attenzione dell’assemblea, in quanto sono negati il permesso di uscita anticipata o entrata posticipata in caso di incompatibilità con gli orari dei mezzi di trasporto. “L’obiettivo dell’analisi sulla compatibilità degli orari dei mezzi con quelli scolastici, è quello di ricercare soluzioni attraverso un confronto con il Comune, il dirigente, e le compagnie di trasporto coinvolte”.

L’atteggiamento di Tadi per il Comitato genitori è “prevenuto e di chiusura, che riteniamo inaccettabile. Il Comitato Genitori o Associazione, che dir si voglia, è nato in un’ottica collaborativa con la dirigenza, con i docenti e gli studenti. Ha l’ obbiettivo di diventare strumento di coordinamento tra tutti genitori dell’ istituto, contribuendo alla vita della scuola con proposte e iniziative. Per questo abbiamo raccolto criticità, disagi e preoccupazioni. L’ intento era quello di analizzare i problemi e cercare delle soluzioni; senza alcuna pretesa decisionale, visto che il comitato è un organo consultivo”.

“Sebbene il dirigente non ci ritenga sufficientemente titolati ad incontrarlo più preoccupato, forse, della forma giuridica del comitato che del contenuto dei problemi e delle proposte, riteniamo importante dare voce alle forti preoccupazioni espresse dai genitori affinché tutti siano consapevoli di quello che stanno vivendo i nostri figli a scuola; e perché siano posti all’attenzione dei rappresentanti del consiglio di istituto che saranno eletti a breve”.

Il Comitato, comunque non molla: “Ribadiamo la nostra volontà a trovare, insieme agli organi preposti, le soluzioni a tutte le problematiche emerse. Ma non siamo disposti ad accettare che la scuola dei nostri figli diventi un luogo chiuso, dove si applicano rigidamente norme volte a tutelare più le paure di chi la governa che le opportunità formative degli studenti”.

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