Riordino scolastico: Munari con liceo Scienze Umane possibile per l'anno 2018/2019
La fusione tra il liceo artistico Munari di Crema con il liceo delle Scienze Umane non ha incontrato alcuna resistenza politica. Durante il tavolo scolastico provinciale, che si è svolto ieri a Cremona alla presenza del presidente della Provincia Davide Viola, Crema ha avanzato la propria proposta di accorpamento.
Una proposta già formulata l’anno scorso ma che, allora, non aveva incontrato il favore della Provincia. Ora, invece, forse anche perché il centrodestra ha lanciato la medesima ipotesi al fine di salvare l’indipendenza del Munari, tutti si sono trovati d’accordo.
L’unica perplessità sarebbe di natura tecnica: dato che si sta già procedendo a Cremona all’accorpamento tra Munari e Stradivari, gli Uffici sono già oberati di lavoro e avrebbero quindi proposto di slittare un altro anno per occuparsi di Crema.
Nessun passo avanti, invece, per quanto riguarda lo spostamento della dirigenza dell’istituto agrario Stanga, che dipende ancora dalla sede cremonese. L’assessore all’Istruzione del Comune di Crema Attilio Galmozzi aveva già proposto la separazione dei due istituti, anche forte del fatto che ben 2 si trovano in territorio cremasco: Crema, appunto, e Pandino.
Cassata con forza questa proposta da parte di Cremona, Galmozzi ha quindi portato sul tavolo di Viola l’idea di mantenere sì un unico istituto, ma con sede principale e presidenza a Crema. Ma se anche Cremona dovesse accettare se ne parlerebbe comunque per l’anno scolastico 2019/2020.
Gioco forza, perché il Consiglio provinciale dovrà necessariamente deliberare entro il 30 ottobre e successivamente presentare il programma in Regione. Non ci sarebbe dunque il tempo materiale per risolvere un problema tanto complesso.
Più fattibile, invece, l’accorpamento del Munari cremasco con il liceo delle Scienze Umane.
Ambra Bellandi