Cultura

'Lago Gerundo tra storia e leggenda': presentazione del libro a Palazzo Donati

Il 6 ottobre alle 21 presso palazzo Donati si terrà la presentazione del libro del giornalista Fabio Conti “Lago Gerundo tra storia e leggenda”. «Il lago Gerundo mi ha sempre affascinato per un motivo molto semplice – scrive l’autore nella prefazione – non esiste. Nella realtà non c’è, se per lago intendiamo lo specchio d’acqua che vediamo a Sirmione, Bellagio, Lecco, Sarnico. E il “fascino del Gerundo” deriva proprio dal fatto che, per vederlo davvero, ci vuole una certa dose di fantasia»

Nel cuore della Lombardia, a cavallo tra le attuali province di Milano, Bergamo, Cremona e Lodi, esisteva anticamente un lago chiamato Gerundo, la cui “presenza” si può scorgere ancora oggi nella conformazione di un territorio indissolubilmente legato all’acqua e costellato da fiumi, canali e fontanili.
Nel corso dei secoli quel grande specchio d’acqua, paludoso e inospitale, venne bonificato dall’uomo e andò incontro a un inevitabile prosciugamento. Oggi dell’antico lago restano le sponde, a tratti ancora evidenti, ma anche isole e promontori sui quali vennero fondate le città di Crema e Lodi, così come diverse piroghe monossili giunte fino a noi, oltre a decine di riferimenti nella toponomastica locale.

Questo libro ripercorre con parole e immagini la travagliata storia del lago che non c’è più e il cui territorio fu teatro di epici scontri. Ma quella del Gerundo è una storia che si mescola alla leggenda. Come il Loch Ness, anche il grande lago lombardo ospitava un mostro, Tarantasio, la sua uccisione è stata tramandata in molteplici tradizioni.

Fabio Conti, giornalista e scrittore è redattore dell’Eco di Bergamo e corrispondente dell’Ansa. Appassionato di storia e tradizioni locali, ha scritto racconti pubblicati in varie raccolte. È inoltre autore del volume “Uomini e motori: ­storie e passioni bergamasche”

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