Lettere

'Moschea in un capannone: Condotta
assurda della comunità islamica o
qualcuno aveva fatto delle promesse?

da Andrea Agazzi Capogruppo Lega Nord in Consiglio Comunale

Ciò che apprendiamo dalla stampa non ci sorprende, per fortuna qualcuno ha deciso di fare delle domande e la verità è diventata di dominio pubblico.

Dopo le dichiarazioni che abbiamo letto però, le perplessità aumentano: La comunità islamica ha speso qualche centinaia di migliaia di euro per acquistare un capannone, senza sapere che per poterlo utilizzare come moschea è necessario un cambio di destinazione d’uso? Cioè, hanno investito un bel po’ di soldi completamente al buio e senza nessuna garanzia di poterlo poi effettivamente utilizzare per i loro scopi?

Noi non possiamo accusare nessuno di aver fatto promesse alla comunità islamica perché non abbiamo prove in tal senso, ma i casi sono due: o la comunità islamica non ha alcun rispetto per le regole amministrative ed allora le forze dell’ordine dovranno vigilare affinchè non si ripetano eventuali casi di abusivismo come in altre città, oppure è evidente che la comunità islamica si aspettasse una qualche facilitazione nel percorso di variante d’uso dell’immobile ed in questo caso la responsabilità è di chi, negli anni precedenti, ha costruito un clima da “tappeto rosso” verso la comunità islamica locale.

Sta di fatto che molte domande devono avere una risposta, ad esempio: nella dichiarazione del Sindaco si legge che “una persona vicina alla comunità islamica ha acquistato il capannone”, quindi un prestanome? Da dove arrivano i fondi per l’acquisto?

Inoltre si apre anche una questione di opportunità politica. In un clima difficile e di paura come quello di oggi, un politico dovrebbe essere molto attento quando si parla di qualsiasi esigenza che riguarda la comunità islamica locale ed avere massima trasparenza verso la propria cittadinanza.

Fa specie che non si arrivi a capire che non bisogna aspettare le domande di qualcuno per “vuotare il sacco”, ma sarebbe stato opportuno dire immediatamente alla cittadinanza che cosa stava avvenendo.

Visto che è stato confermato che non ci sarà alcun cambio di destinazione d’uso al capannone in questione, ma non c’è una chiara presa di posizione su un luogo di culto, ci viene il sospetto che questi stretti rapporti tra comunità islamica e la Giunta possano portare, in futuro, a riproporre il bando per la costruzione della moschea.

Purtroppo questo aspetto, nel fare chiarezza, forse è stato volutamente dimenticato.

 

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