Quintano e Pieranica: alla primaria 'mensa della discordia' tra Comune e genitori
Un gruppo di genitori frequentanti la scuola Primaria di Pieranica, stanchi di una “mensa comunale costosissima e di criticabile qualità”, si sono organizzati per far nascere una mensa autogestita, denominata “Il buon cibo” e che dovrebbe svolgersi presso l’oratorio San Giovanni Bosco di Quintano.
La mensa è fruibile a tutte le famiglie di Quintano e Pieranica se non che, secondo quanto denunciano i genitori/organizzatori “il sindaco di Pieranica Valter Raimondi, ha negato lo scuolabus alle famiglie che ne hanno fatto richiesta, mettendole in difficoltà per impedire loro di partecipare alla mensa organizzata dai genitori”.
Un comportamento, quello che avrebbe tenuto il primo cittadino, che ha scatenato le ire dei genitori: “E’ vergognoso che le Istitutzioni agiscano in questo modo. Chiediamo all’Amministrazione tutta un ripensamento sul rifiuto all’utilizzo dello scuolabus da parte delle famiglie dei bambini che frequentano la scuola di Pieranica, che non comporterebbe alcuna modifica di tragitto e orario, per dimostrare almeno in questa occasione di essere interessati ai problemi della sua gente e non limitarsi a dire ‘No’. Se non vorranno aiutarci ci aiuteremo da soli, ma sappiano di non essere degni del ruolo che ricoprono”.
La risposta dei sindaci di Pieranica e Quintano (Emi Zecchini), non si è fatta attendere. Secondo la ricostruzione dei primi cittadini in questione, la proposta dei genitori sarebbe arrivata nel mese di giugno, per una mensa con gestione privatistica, dove sarebbero dovuti essere i genitori a gestire integralmente la proposta. “Si viene a sapere, indirettamente, che il suddetto comitato ha compiuto una ricerca di mercato confrontando il servizio mensa di Pieranica/Quintano con quello proposto da altre cooperative. L’esito della ricerca sarebbe stato negativo rispetto alla situazione in corso: cooperative diverse da quella da cui ci riforniamo hanno preventivato un costo maggiore e, addirittura, alcune di esse non sarebbero neanche disposte ad accettare l’impiego per il numero troppo esiguo di clienti. A questo punto, viene presentato alle amministrazioni un menù vegetariano elargito dal produttore Radice Quadra di Pieranica”. Ma il menù viene bocciato dall’Ats perché ” non conforme agli standard necessari a un menù per bambini”. Fatto presente questo ai vertici del comitato che propone allora di usufruire della mensa della primaria di Trescore Cremasco, ma il fornitore è il medesimo di Pieranica e Quintano, quindi prezzi e qualità sono gli stessi. “nfine, l’ultima notizia che ci perviene dal comitato è di pochi giorni fa: nei locali dell’oratorio di Quintano verrà istituita una mensa privata, il cui gestore sarà Radice Quadra e la cui organizzazione e responsabilità sarà interamente attribuite ai genitori”. Lo scuolabus, però, fanno presente i sindaci “non è ad uso esclusivo delle scuole primarie, ma viene utilizzato anche per i trasporti dei ragazzi delle medie: non ci sono i tempi tecnici per ipotizzare la soluzione proposta dalle mamme”.
“Non possiamo agire come fossimo privati, abbiamo responsabilità oggettive: il menù dei pasti deve essere conformato a delle precise indicazioni nutrizionali, il luogo deve essere una struttura rispondente a precisi requisiti di sicurezza, il personale deve essere titolato a svolgere le funzioni indicate, sono richieste e devono essere contratte polizze assicurative, ecc… Il non agire in questo modo rende gli enti passibili di denunce o sanzioni. Vincoli, questi, a cui a volte non sono tenuti a sottostare i privati”.
“Siamo sempre disponibili a un confrono civile e democratico, come dimostrato in passato. L’aspetto che più ci interessa garantire è il rispetto di regole e norme che disciplinano rigidamente gli interventi relativi ai bambini, per il bene di loro stessi”.