Lettere

F.I. non partecipa al voto per
linee di mandato: 'Seguiremo
l'attuazione o meno'

da Antonio Agazzi - capogruppo Forza Italia

Le linee programmatiche illustrate, discusse e rispetto alle quali ci viene richiesto un pronunciamento da sostanziare anche in termini di voto, solo le linee programmatiche di un Sindaco uscente che, ricandidatosi, è stato confermato dal corpo elettorale, o meglio da una parte del medesimo, tuttavia sufficiente a far sì che ciò accadesse, nel rispetto delle normative vigenti in tema di governo degli Enti Locali.

L’analisi del perché ciò sia avvenuto – se più per meriti Suoi e dei Suoi collaboratori o per demeriti di coloro che avevano l’onere di formalizzare proposte autenticamente concorrenziali – certamente ci dividerebbe, e non solo tra maggioranza e minoranza. Resta il fatto che Lei ha a disposizione altri cinque anni di amministrazione e ciò Le toglierà fatalmente ogni alibi: al termine del decennio non potrà più essere invocato, come attenuante, l’arco temporale non sufficiente a condurre in porto progetti strategici.Ecco perché – come Gruppo di Forza Italia – non prendiamo sottogamba le linee programmatiche da Lei illustrate, Sig. Sindaco, nonostante l’adempimento porti con se’ un che di burocratico e di scontato, rispetto al gioco delle parti politiche: banalmente, sono indicazioni programmatiche Sue non elaborate da noi…

Come in ogni elencazione di obiettivi, sono rintracciabili anche indicazioni condivisibili, anche se – come opportunamente Le ha già fatto notare il Consigliere Beretta – una maggiore sottolineatura delle priorità avrebbe reso più chiaro a tutti l’orizzonte che avremo di fronte, distinguendo tra opere che sono citate perché non possono non esserlo e opere su cui Vi concentrerete davvero nel corso del quinquennio.
Apprezzabili, comunque, il richiamo alla sobrietà nell’utilizzo delle risorse economiche e ambientali, la riaffermata esigenza di trasparenza a tutti i livelli, la prospettiva di una adeguata razionalizzazione delle Partecipate, con riduzione dei c.d.a. e introduzione del principio di responsabilità degli amministratori, in modo da assicurarci non fedeli esecutori ma risorse umane qualificate. Tutte cose da mettere in atto per davvero, ovviamente.

Così come la “valorizzazione della partecipazione”: speriamo che, questa volta, accada veramente, dato che la partecipazione dei cittadini può essere ‘scomoda’, se indica priorità diverse da quelle che ‘albergano’ nella mente degli Amministratori! Farete i bilanci partecipati, questa volta, si o no?
Circa l’obiettivo di costruire la ‘città-territorio’, vi è davvero molto da fare, specie in seno a S.C.R.P., dove urge recuperare un clima più sereno e collaborativo tra i Sindaci del Cremasco.

In merito alla messa in sicurezza delle ciclabili urbane, segnaliamo in primis quella di Viale Europa, con fioriere non curate e esse stesse elementi di rischio e pericolosi innesti rispetto alle vie adiacenti, nonché agli accessi delle stesse abitazioni.

Circa il completamento della rete delle ciclabili di collegamento con i Comuni limitrofi, ho personalmente perorato la causa di quella Crema-Madignano, da troppo tempo incompiuta per responsabilità del nostro Comune.

Quanto all’incentivazione dell’uso dei mezzi pubblici, passa necessariamente attraverso la ridefinizione del Miobus, che deve essere agevolmente prenotato e fruito in andata e in fare di rientro.

Si accenna alla pedonalizzazione del centro storico senza essere riusciti, in questi anni, neppure a togliere, almeno il fine settimana, le biciclette dalle vie centrali, in ossequio a un’ordinanza se non erro già formalmente in essere, ma disattesa.

Gradito sarebbe stato un più netto impegno rispetto al superamento della barriera ferroviaria sul Viale di Santa Maria della Croce, ormai indilazionabile.

Parlare, invece, ancora di prolungamento della MM3 – figura da decenni nei programmi -, piuttosto che di ‘treno diretto Crema-Milano’ – era tema della Sua prima campagna elettorale, Sig. Sindaco e, dopo cinque anni, si continua a cambiare a Treviglio – pare più un tributo al politicamente corretto che al realismo.

Troppa indeterminatezza si riscontra in relazione a temi strategici, da troppo tempo in agenda: le aree degli Stalloni e della Pierina, le Caserme dei Vigili del Fuoco e della Polizia di Stato.
Nulla di nuovo e di chiaro in merito al Museo, alla necessità di preservare ma anche ripensare un servizio irrinunciabile ma che non può rappresentare una troppo sensibile criticità nel contesto del nostro Bilancio.

Con riferimento alle alienazioni di immobili non strategici, non vi ricomprenderemmo le ex carceri, adiacenti al Palazzo Comunale, quindi funzionali rispetto a possibili riorganizzazioni di uffici e servizi municipali.

Notiamo con favore che non si è – almeno esplicitamente – tornati sul tema del Centro Culturale Arabo; in campagna elettorale abbiamo letto dichiarazioni che alludevano a un ‘treno che è ormai passato”: speriamo sia davvero così, anche perché una tale rassicurazione può aver contribuito alla Sua riconferma. Noi, comunque, saremo vigili.

Del resto, la “valorizzazione della partecipazione” enunciata deve mettere in conto la possibilità che entrino in crisi, grazie alla stessa, convinzioni più o meno ideologiche degli Amministratori: se i cittadini vengono davvero coinvolti, vanno anche ascoltati!

Ecco, noi auspichiamo che – essendo Lei, Sig. Sindaco, stata rieletta anche da fasce sociali di centro-destra (sono dichiarazioni Sue) e senza l’apporto organico, aggiungo io, di una parte della sinistra radicale (alludo a Rifondazione Comunista) – Lei, in questo secondo mandato, possa avere un approccio meno ideologico e più pragmatico, sia più libera di ascoltare il sentimento popolare rispetto a temi particolarmente sensibili (Moschea), sia più capace di essere realmente il Sindaco di tutti e non solo di coloro che si riconoscono nella Sua parte politica.

Per le ragioni cui ho accennato in premessa, non voteremo contro linee programmatiche che, comunque, restano Sue e di cui seguiremo con grande scrupolo l’attuazione o meno, verificando di volta in volta e nei fatti che tipo di opposizione si meriterà.

Abbiamo scelto di non partecipare al voto, augurandoLe, in ogni caso, buon lavoro, nell’interesse di Crema e del Cremasco.

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