Severgnini per la Bonaldi: 'Sono qui per evitare che si faccia un grande errore'
“Sono qui per evitare che a Crema si faccia un grosso errore”. Ha esordito così Beppe Severgnini, editorialista cremasco de “Il Corriere” e scrittore, che questo pomeriggio ha pubblicamente espresso il proprio sostegno alla candidatura di Stefania Bonaldi. Un endorsement non richiesto, “che io stesso ho proposto a Stefania, lasciandola spiazzata”.
Un caso del tutto eccezionale, perché, come sottolineato più volte dallo stesso Severgnini “mi sono sempre posto in maniera neutrale rispetto alle vicende politiche cittadine, senza impicciarmi. Non ho mai preso posizione, ma ci sono casi in cui bisogna rompere le regole”.
Parla chiaro e senza troppi giri di parole, descrivendo l’avversario politico del sindaco uscente come “simpatico, ma assolutamente non adatto a governare la città. Ho la sensazione che non saprebbe tenere lontano i tanti ‘calabroni’ e ‘formiconi’, con la C – ha specificato sorridendo – che arrivano nelle nostre città”. Una città che, secondo Severgnini, è ingiusto descrivere come “mortorio, o invasa. Ho la possibilità di viaggiare molto, e di città in forma come Crema ne ho viste ben poche”.
Da qui il gioco, fatto con Stefania Bonaldi, del “5,4,3”, ovvero un elenco di 5 cose che il sindaco ha fatto (Ridotto il debito comunale di 12 milioni di euro; investimenti privati per 7 milioni; realizzato una ciclabile l’anno e il ponte sul fiume Serio; rivitalizzato la città e riorganizzato il servizio sociale comunale); 4 che farà (una stazione ferroviaria all’avanguardia; sportello unico per il cittadino fisico e online; incentivi per i nuovi insediamenti produttivi e illuminazione a led in tutta la città) e 3 che non farà mai (Niente favoritismi o clientele, raccomandazioni o concessioni ai gruppi di potere; niente cambi di destinazioni urbanistiche; niente egocentrismo perché il Cremasco deve ‘viaggiare’ coeso).
“Abbiamo un bravo sindaco – ha concluso Severgnini – teniamocelo”.
ab