Lettere

Fondazione Benefattori
Cremaschi: l’eccellenza
dell’Hospice di via Kennedy

da La famiglia di un degente

Spesso ci si trova a dover scrivere o leggere articoli che descrivono realtà spiacevoli in campo sanitario, questa volta ci piace sottolineare un’eccellenza presente in questo territorio, grazie ad una segnalazione avuta in redazione da parte dei famigliari di un anziano deceduto nei scorsi giorni, dopo un breve ricovero presso le strutture dell’Hospice di Crema.

Nostro zio è venuto a mancare la scorsa settimana, dopo alcuni giorni di ricovero presso l’Hospice di Crema. La nostra famiglia è rimasta veramente affascinata dal reparto, ed è giusto rendere merito a coloro che si impegnano quotidianamente in questo delicatissimo ambito. Si critica spesso tutto, ed è giusto valorizzare le eccellenze presenti sul territorio.

Nonostante i pochi giorni di permanenza e l’avanza età del paziente, tutto il personale si è distinto per il sostegno fornito: infermieri, psicologa, medici, volontari, sacerdote, tutti hanno dimostrato affetto e attenzione verso il malato e i famigliari, che raramente si riscontrano. È facile trovare il singolo sensibile e preparato, ma un intera équipe non è cosa frequente, ed è quello che noi abbiamo avuto modo di riscontrare.

Oltre al personale, sono tanti i particolari che contribuiscono ad accogliere paziente e famiglie,nella triste e delicata fase che accompagna la fine della vita terrena: camere singole e silenziose dotate di ogni confort, il nome di battesimo sulla porta della stanza, la possibilità per i famigliari di fermarsi tutto il tempo che desiderano, coccolati dai volontari che offrono pranzo e ogni tipo di supporto. Particolari che, visto la peculiarità del reparto, rendono meno doloroso il tempo che vi si trascorrere.

Grazie a tutti voi.

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