Ermete Aiello risponde
ai grillini in difesa della
figlia candidata sindaco
Eccoli, i grillini parlanti nostrani!
Preso atto, probabilmente, dei risultati abbastanza insufficienti nei dibattiti pubblici, del tutto privi di ironia ( si sa che è una dote rara ), tanto per far polemica ed avere qualcosa da dire, ripropongono nei confronti della candidata sindaco Mimma Aiello argomentazioni ed affermazioni vecchie, già contrastate e contestate e comunque prive di valore.
Il richiamato abbinamento di colori con altro candidato ( è la prova di non saper sorridere ); la presunta obbedienza al partito, che per una che ha più volte ribadito e più volte dimostrato di essere indipendente dai partiti risulta stucchevolmente gratuita; la contestazione di attività amministrative di oltre due anni fa, che per chi non sedeva in consiglio comunale diventa cervellotica; l’accusa di trasformismo e di civismo apparente, che cozza contro il senso comune se riferita a chi si affaccia per la prima volta in politica; la confluenza di voti, in caso di ballottaggio, ad altro candidato, quando è stata ripetutamente ribadita l’esclusione di alcun apparentamento; ed altre amenità del genere.
Mostrano rancore e preoccupazione al tempo stesso, affidati addirittura ad un comunicato stampa e non espressi in un sereno confronto verbale.
Ma dai!, grillini, sarete anagraficamente giovani ma così facendo siete già vecchi dentro, e correte il rischio di perdervi davvero una bella stagione.
Non fate sterile e vuota propaganda, crescerete meglio e più sereni.
Ma come diceva Emil Ciolan, saggista e filosofo romeno, “credono di pensare profondamente anche coloro che non hanno il senso del ridicolo.”