Politica

'Patto per la movida', la replica dei ragazzi di Generazione Crema: 'Ma quale città dormitorio!'

A sinistra la vignetta creata dai ragazzi di Generazione Crema e, a destra, alcuni componenti della civica

“Quando cerchi i voti dei giovani e usi la parola ‘movida’”. Rispondono con un meme i ragazzi candidati nella lista Generazione Crema al ‘Patto per la movida’ presentato stamane dal candidato del centrodestra Enrico Zucchi.

Si dicono perplessi i ragazzi guidati dal capolista Marco Gruppi, che alle amministrative appoggeranno Stefania Bonaldi: “Quale dormitorio! Crema è una città apprezzata, dalle persone e dalle città concorrenti”. A sostenerlo è proprio Gruppi, organizzatore di eventi, che nella movida cittadina bazzica da un po’ tra lo SLU, lo school party di Crema “che ha ottenuto un successo clamoroso” e la terza edizione dello Shire Music Festival, “che in autunno porterà qui uno dei più famosi dj al mondo”.

“Da tempo riscontriamo un gradimento dalle zone del nord d’Italia, come Lecco, Genova e Milano”, prosegue Gruppi, che sottolinea “Senza un contributo tecnico e la disponibilità del Comune, tutte queste iniziative non sarebbero state possibili”. “La città offre in generale una possibilità di divertimento notevole, di qualità. Non credo neppure che la movida di Crema sia tarpata dall’ordinanza comunale che vieta la musica dopo la mezzanotte: gli organizzatori di eventi sanno benissimo che bisogna fare vivere alle persone una esperienza soddisfacente fino a mezzanotte, l’orario è molto meno rilevante dell’intensità dell’evento e di come è programmato”.

Per i ragazzi di Generazione Crema, dunque, la città è tutt’altro che un dormitorio, “e lo dimostrano anche i numeri dell’affluenza turistica, cresciuti dalle 81mila presenze del 2012 alle 92mila lo scorso anno. La città, come se non bastasse, ha ospitato ben 961 iniziative culturali”.

Anche l’onorevole Franco Bordo ha detto la sua riguardo il “Patto per la movida”, ma non tanto per il merito dei contenuti, quanto perché “Zucchi usa l’associazione di categoria Asvicom (dalla quale Zucchi si è dimesso dalla carica di direttore quando ha annunciato la propria discesa nell’agone politico, ndr), “per promuovere un fantomatico Patto per la movida. Esattamente come avrebbe fatto e farebbe da presidente Asvicom”.

Una questione di “credibilità, stile e commistioni – aggiunge il deputato – Zucchi dimostra inequivocabilmente che se fosse eletto Sindaco non sarebbe in grado di essere equidistante dagli interessi che si muovono nella nostra città”.

ab

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