Botta e risposta tra M5s e sindaco Bonaldi sull'a.u. Martinazzoli
Dino Martinazzoli, amministratore unico di Cremasca Servizi “è anche membro del CdA della Bonatti SpA, società indagata per diversi motivi, e incaricata della realizzazione di alcuni degli impianti di stoccaggio gas nel nostro territorio. Abbiamo inoltre appreso che i componenti di tale società sono stati rinviati a giudizio per la vicenda dei tecnici italiani uccisi in Libia. Il sindaco Bonaldi dia spiegazioni”.
E’ duro l’attacco del Movimento 5 Stelle all’amministratore di Cremasca servizi e al sindaco, “che l’ha voluto”. E ora i grillini chiedono spiegazioni e le dimissioni di Martinazzoli, “Dato che il sindaco uscente si è sempre affannata a parlare di trasparenza”.
E la risposta di Stefania Bonaldi non ha tardato ad arrivare: “Un’indagine che non riguarda ipotesi di reati patrimoniali e non tocca affatto le doti morali e professionali di Martinazzoli, verso il quale nutro fiducia profonda”. Il sindaco bolla la richiesta dei 5 Stelle come “ipocrita e insensata”, fatta senza tenere conto del nuovo Statuto del Movimento stesso, “tagliato su misura per il sindaco di Roma”: nello statuto grillino si stabilisce che le iscrizioni alle indagini sono spesso atti dovuti, quindi un avviso di garanzia o la notifica della conclusione delle indagini non possono produrre di per sé l’esclusione di nessuno. “Seguiamo volentieri anche noi lo statuto del Movimento, che per una volta coincide con quanto pensano tutte le persone normali”.
Martinazzoli, secondo quanto riporta il sindaco, sarebbe pronto a dare le proprie dimissioni, “cui non penso affatto, per la stima personale e professionale che nutro per lui e perché non ci si sostituisce ad avvocati, giudici e tribunali, peraltro in una causa che nulla ha a che vedere con la nostra Amministrazione e riguarda un’altra azienda, in altra città, per fatti delicatissimi, avvenuti all’estero e tutti da ricostruire – e conclude – I giudici non solo si rispettano, ma si aspettano”.
ab