Ufficio scolastico al collasso 12 impiegati su 26 previsti A rischio l'anno scolastico
Decisa la sospensione degli straordinari finché non verranno garantite risorse aggiuntive da altri uffici del Ministero: nei soli primi tre mesi del 2017 sono già state effettuate 424 ore, 38 a testa.
Sempre più grave la situazione all’ufficio scolastico provinciale dove è in corso dal 19 aprile lo stato di agitazione per la gravissima carenza d’organico che potrebbe presto arrivare al 60% rispetto alla dotazione prevista. Da ieri, dopo il fallimento dell’ultimo tentativo di conciliazione tra sindacati e dirigenza dell’Ust in Prefettura, le rappresentanza di Cgil, Cisl e Uil scuola hanno deciso la sospensione degli straordinari, il che significa una quasi certa diminuzione nell’erogazione di servizi indispensabili. La delegazione sindacale, composta da Maria Teresa Perin per la FP Cgil, Roberto Dusi per Cisl Asse del Po e Matilde Scazzero per Uil PA Cremona – Brescia Lodi, riassume i problemi dell’ufficio di piazza 24 maggio, uno di quelli messi peggio in Lombardia in quanto a tagli e mancate sostituzioni dei pensionati: “A Cremona, a fronte di un organico teorico (deciso dal MIUR) di 26 unità, oggi operano solo 12 lavoratori, di cui 11 sulle varie funzioni presso la Sede. Nel corrente anno ci sarà un ulteriore pensionamento e, alla fine, se non si interverrà immediatamente, la scopertura degli organici supererà il 60%. Le ore straordinarie del 2016 e dei primi tre mesi del 2017 ammontano a 424 (con una media pro capite superiore a 38 ore) ore che, peraltro, non ci risulta siano state pagate. Le ferie 2016 non fruite, ad oggi, corrispondono a 120 giorni.
Nonostante la palese disponibilità dei dipendenti, si opera quotidianamente in affanno e con il rischio di commettere errori a danno dell’utenza (docenti, scuole, personale ATA).
Con organici così ridotti, aggiungiamo, la possibilità di non riuscire a completare le procedure, complesse e rigide nella tempistica, per l’avvio dell’anno scolastico 2017-18, è davvero altissima”.