Emergenza profughi, 33 arrivi in tre giorni e le strutture sono ormai sovraffollate
Ne sono arrivati 21 ieri e altri 12 sono attesi per domani da Vibo Valentia: questo il bilancio dell’ondata di profughi che si è riversata sul territorio questa settimana, 61 in tutto. E scatta l’emergenza posti: “Diverse strutture del territorio hanno problemi di sovraffollamento” illustra Beaumont Bortone, capo di gabinetto della Prefettura di Cremona, che in questi giorni deve gestire i massicci arrivi. “Con le ultime persone arrivate sul territorio abbiamo ormai saturato le strutture di accoglienza e stiamo cercando con urgenza nuovi spazi, preferibilmente in zone in cui non vi siano già altre strutture, per evitare problemi”. Purtroppo però le risposte positive che arrivano sono ancora poche: “si contano sulle dita di una mano” spiega ancora Bortone.
La preoccupazione maggiore è che trovandoci ormai nella bella stagione gli arrivi sono destinati ad aumentare. “Non abbiamo ancora ricevuto comunicazioni formali relativamente alla prossima settimana, ma ci aspettiamo una nuova ondata” conclude il capo di gabinetto della Prefettura. Il problema maggiore, del resto, è l’assenza di ricambio: i lunghi tempi di riconoscimento o meno dell’asilo politico fanno si che a fronte di tanti nuovi richiedenti non vi sia l’uscita di altrettante persone dalle strutture.
“Ma anche laddove le risposte arrivano, metterli alla porta non è poi così facile, almeno per noi” evidenzia don Antonio Pezzetti, direttore della Caritas e della cooperativa Servizi per l’Accoglienza che essa gestisce. “Come struttura di carità, non cacciamo in mezzo a una strada coloro che non hanno ricevuto l’asilo, ma continuiamo ad ospitarli. Anche perché se li si manda fuori poi si ritrovano a vagare sul territorio, senza un punto di riferimento, e possono creare problemi. Anche per questo da noi i posti sono ormai molto limitati: abbiamo accolto sei persone questa settimana, ma di posto non ce n’è più”.
Il problema, è anche legale: “Credo che non vi sia una gestione corretta di tutta la fase che arriva dopo il rifiuto dell’asilo politico. Anche a questo proposito, “sosteniamo la proposta di legge popolare lanciata da Emma Bonino e sostenuta da Caritas e Migrantes affinché coloro che trovano lavoro o relazioni familiari importanti in Italia, possano ottenere un permesso in modo da restare qui e regolarizzarsi”.
Sempre in tema di gestione dei flussi migratori, il Comune ha avuto in questi giorni la conferma da parte del servizio centrale Sprar dell’erogazione di 4 milioni e 242mila euro per il proseguimento del progetto di accoglienza dei richiedenti asilo. Gli introiti sono stati suddivisi nelle tre annualità 2017, 2018 e 2019, per 1 milione 414mila euro in ciascun anno, suddivisi tra 732mila euro per i minori stranieri non accompagnati e 681mila per gli adulti. In attesa di una gara per individuare i soggetti gestori del servizio (attualmente Servizi per l’Accoglienza, coop. Nazareth e coop. Sentiero), il Comune ha già concesso una proroga tecnica di sei mesi alle tre cooperative.
lb