Marco Sossi vittima di un malore? Mistero sulla sua morte, l'autopsia chiarirà
AGGIORNAMENTO – Solo l’autopsia potrà stabilire le cause della morte di Marco Sossi, il 29enne scomparso da domenica notte e trovato morto ieri pomeriggio in un fosso in una zona boschiva nel pressi della località Tombe Morte, appena fuori dall’abitato di Genivolta, paese dove il giovane mungitore abitava. A qualche metro di distanza dal luogo del ritrovamento del cadavere, posizionato a testa in giù nell’acqua, è stata trovata anche la bicicletta elettrica utilizzata dal giovane per recarsi al lavoro.
Un primo esame esterno sul corpo di Sossi non ha riscontrato segni di violenza. Il corpo era integro, tanto che i carabinieri, titolari delle indagini, tendono ad escludere l’ipotesi di una morte violenta per mano di terze persone. Anche l’ipotesi del suicidio non reggerebbe. Nella roggia dove è stato ritrovato il corpo, infatti, c’era poca acqua, cosa che tenderebbe ad escludere la volontà del 29enne di morire annegato. L’unica ipotesi probabile potrebbe essere quella del malore. Il vero mistero sta nel fatto che il luogo del ritrovamento del cadavere non fosse nella direzione del posto di lavoro dove Sossi avrebbe dovuto recarsi, e cioè in una cascina fuori dal paese, ma sempre in territorio di Genivolta. Perché, allora, il giovane si trovava in quella zona? Doveva incontrare qualcuno e poi si è sentito male?. Sarebbe questa l’ipotesi investigativa alla quale gli inquirenti darebbero il maggior credito. Con l’autopsia, comunque, si capirà il motivo del decesso e da lì le indagini potrebbero prendere una direzione ben definita. Oggi è stato dato l’incarico per l’autopsia. La data non è ancora stata fissata ma è possibile che avvenga già nella giornata di domani.