Cronaca

'Legalità è speranza e speranza siamo noi': Ricordo delle vittime delle mafie

Un presidio silenzioso se non per il lungo, troppo lungo, elenco di nomi che è echeggiato in piazza Duomo. In occasione della 22esima giornata in ricordo delle vittime delle mafie Libera Cremasco ha voluto, come in molte altre parti d’Italia, ricordare le donne e gli uomini che sono stati uccisi dalla criminalità organizzata.

Oltre 900 nomi dall’inizio del 1900 al 2016, detti ad alta voce da 31 lettori; “amici”, li ha definiti Nicolò Bassi, presidente di Libera Cremasco, che hanno voluto rendere omaggio alle vittime innocenti dell’illegalità. Nomi famosi e ignoti, dimenticati; persone che hanno avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.

“La mafia c’è ed è anche qui”, aveva sottolineato il presidio appena un mese fa, prendendo in considerazione la relazione della Dia relativa al primo semestre del 2016. “5 milioni di euro beni confiscati, traffico esseri umani, estorsione, rapina, usura e frode fiscale. Questi temi ci riguardano da vicino e ci auguriamo, in questa campagna elettorale, che nei programmi possa entrare anche il tema della mafia”, ha proseguito Bassi.

Al presidio di ieri sera erano presenti rappresentanti di Legambiente, Emercengy, Banca Etica, Soci Coop, l’assessorato alla Cultura e alle Pari Opportunità, l’Arci di Ombriano, RinasciMenti, il Comitato Cremasco per la Pace, CremaSenzaFrontiere, la biblioteca di Offanengo e studenti degli istituti scolastici del Galilei e del Racchetti – Da Vinci. Pochi i sindaci: solo Crema, Bagnolo Cremasco e Pandino sono scesi in piazza a fianco di Libera. “Questa è una giornata della memoria – ha concluso Bassi – e il modo migliore per ricordare è vedere il passato come spinta per farsi parte attiva nel presente, educando alla legalità, a vivere onestamente”.

Libera ha lanciato anche un concorso rivolto ai ragazzi delle scuole superiori che vogliano trascorrere un’estate di vacanza/lavoro nei luoghi dove sono stati confiscati beni alla mafia e dove ora, in quegli stessi luoghi di terrore, si produce lavoro e legalità. Per partecipare al Concorso “Lea” (Libera estate attiva) è sufficiente contattare il presidio Libera e fornire una descrizione di sé.

“Legalità è speranza e speranza siamo noi” – Don Ciotti.

 

Ambra Bellandi

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