Cronaca

L'eurodeputato Salini con delegazione Lions Gerundo al Parlamento Europeo

“È fondamentale che i cittadini tocchino con mano le istituzioni europee e si rendano conto di come funzionano concretamente. Non per celebrarle, ma per essere ancora più esigenti con i propri rappresentanti politici”. Così l’europarlamentare di Forza Italia Massimiliano Salini in occasione della visita a Bruxelles del Lions Club Crema Gerundo. Martedì 7 marzo l’eurodeputato ha accompagnato la delegazione cremasca presso la sede del Parlamento UE, illustrando i punti di forza e di debolezza della macchina europea.

Un confronto costruttivo, nel corso del quale Salini ha approfondito le battaglie che sta portando avanti nelle Commissioni europarlamentari Industria e Trasporti di cui è membro, in particolare in difesa della manifattura e delle Pmi, attraverso il progetto pilota sulla digitalizzazione delle imprese presentato a Strasburgo per iniziativa dello stesso eurodeputato cremasco e finanziato dal Parlamento UE. Al centro dell’incontro, anche i temi caldi dell’agenda di Bruxelles, dalla necessità di un rilancio a sostegno dello sviluppo economico del vecchio continente al futuro assetto istituzionale dell’Unione Europea, destinata a scendere a 27 Paesi membri dopo l’uscita della Gran Bretagna.

“E’ stata un’esperienza positiva – dichiara Ombretta Cè, presidente del Lions Gerundo – Sono rimasta colpita dalla costanza e dalla serietà dell’impegno con cui l’eurodeputato Salini porta avanti la propria attività di rappresentante del nostro Paese. E, comunque la si pensi, credo sia molto utile conoscere da vicino le istituzioni di Bruxelles: anche per muovere critiche fondate all’Europa, infatti, è giusto avere coscienza della realtà che si ha di fronte”.

“Il dialogo con i cittadini cremaschi, che portano con sé le istanze di uno dei territori più vivaci, produttivi ed efficienti d’Europa – sottolinea Salini – è stato l’occasione per richiamare le priorità di un’azione politica efficace e realistica che scommette sull’Europa per cambiarla profondamente. Con una consapevolezza: è impossibile migliorare le istituzioni europee senza viverle dall’interno, sforzandosi di imprimere una svolta nel confronto quotidiano”.

“Non basta gridare in tv o sbraitare sul web secondo le facili mode anti europeiste: per tenere il passo dei tedeschi e delle delegazioni europarlamentari più efficienti – conclude l’eurodeputato – occorre studiare i dossier e lavorare sodo nelle Commissioni UE: solo così i politici eletti possono ambire a rappresentare davvero le eccellenze del Made in Italy”.

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