Marco Malvaldi al liceo Racchetti Da Vinci: mattinata in giallo, ma non solo
“Come posso attirare l’attenzione?” ha esordito così, salendo in piedi sul tavolo di fronte a un centinaio di ragazzi nell’aula magna del liceo linguistico “A. Racchetti”, Marco Malvaldi, uno tra gli scrittori più noti del momento, che ha saputo valorizzare con la sua ironia spontanea il secondo incontro del progetto “Romanzi in città” per l’a.s. 2016-2017.
Lo scrittore è riuscito non solo a rispondere alle domande degli alunni riguardanti i suoi romanzi, ma anche a trasmettere la sua personalità. Su richiesta degli studenti, con un po’ di ritrosia, ha anche intonato un canto lirico – è un ex aspirante cantante – e ha saputo coinvolgere i giovani in modo inaspettato, originale, ricevendo numerosi applausi e sorrisi; ha sottolineato l’importanza di avere delle passioni, raccontando anche la sua esperienza personale e ha incoraggiato i ragazzi a seguire i propri interessi, perché solo così possono aprire collegamenti e ampliare la loro conoscenza in tanti altri campi.
Malvaldi ha inoltre precisato che “La letteratura, come ciò che è inaspettato, ci emoziona” e che “prima dello scrittore c’è la persona”. In questo modo l’autore ha fatto capire come i libri che leggiamo sono lo specchio di una persona reale. Marco Malvaldi, come i suoi stessi romanzi, ha interrogato, stupito e arricchito chi lo ascoltava, ha saputo attirare l’attenzione senza essere scontato e ha coinvolto il pubblico dimostrando che l’essere inaspettati, ma ancora prima l’essere noi stessi, è il miglior modo per essere ricordati.
(L’articolo è stato redatto da Lucrezia Buzzella, 2D – liceo scientifico)