Cronaca

Bilanci cultura 2014: a Crema e nel Cremasco pochi investimenti

Crema e il Cremasco, nel 2014, hanno investito davvero poco nel settore cultura. A riferirlo è un bilancio di Openpolis, che evidenzia quanto i Comuni del nostro territorio non abbiano impiegato che pochi euro procapite.

Il nostro è un Paese intriso di patrimonio culturale. Prerogativa della parte pubblica, quella di valorizzare i beni e promuovere la politica culturale. Attività che non sono svolte soltanto dallo stato. Anche i comuni contribuiscono a rendere accessibile la cultura e a diffonderla: gestendo e mantenendo le biblioteche, i musei e i teatri di loro proprietà, oppure organizzando eventi e manifestazioni.

Il primo Comune cremasco in classifica è Trigolo: 157esimo con 33,41 euro spesi, seguito, a breve distanza da Soncino (32,44 euro). Più distaccata Crema, che ha investito, per ogni cittadino, appena 31,34 euro per promuovere la cultura.

Bandiera nera per altri 4 centri: Pieranica, Izano, Camisano e Ticengo che, nel bilancio di due anni fa, ha indicato meno di 3 euro di spesa procapite per le iniziative culturali.

Meglio il capoluogo di provincia, che si piazza 71esima con 51,15 euro di spesa per abitante.

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