Il sindaco Bonaldi sul progetto di riqualificazione degli Ex Stalloni
“Viste alcune alcune dichiarazioni fantasiose e sopra le righe lette in queste ore, intendo offrire un contributo di chiarezza rispetto alla vicenda della riqualificazione degli Stalloni. Contributo che, sono certa, troverà conferme da parte di tutte le altre associazioni di categoria e, cosa che più mi preme, da parte degli ambulanti e i commercianti di Via Verdi, con i quali il ‘filo diretto’ in questi anni non si è mai interrotto.
La posizione della nostra Amministrazione sugli Stalloni è chiara e non ci siamo spostati mai di un millimetro. Abbiamo sempre rivendicato la destinazione pubblica di quest’area, la necessità che fungesse da “cerniera” fra il quartiere di Crema Nuova e il centro cittadino, il valore aggiunto della permanenza in loco del Centro Riabilitazione Equestre, la valorizzazione del Museo della carrozza e della complessiva struttura, un polmone verde in centro città. Abbiamo sostenuto con forza l’idea, condivisa con la Regione, di portare in loco diversi uffici e servizi dell’ex ASL, intuizione che rispondeva proprio alla vocazione pubblica da noi fortemente sostenuta.
Il progetto complessivo proposto dalla Regione (uffici dell’ASL, CRE, Museo della Carrozza, qualche esercizio di vicinato) ci piace, risponde alle nostre attese ed istanze.
C’è un solo problema. Risolvibile. Quello dei parcheggi per gli uffici e ambulatori ex ASL nelle due mattinate di mercato (il sabato gli uffici sono chiusi).
Quando si è trattato di ragionare su questo argomento e la iniziale soluzione dei parcheggi interrati negli Stalloni è stata ritenuta non praticabile, la Regione ha avanzato la proposta di posizionamento del mercato all’interno degli Stalloni. Siccome siamo persone pratiche, non accecate dall’ideologia e soprattutto amministratori volti a trovare le soluzioni, abbiamo detto che questa ipotesi si sarebbe potuta prendere in considerazione e sottoporre agli ambulanti, per una loro valutazione, laddove ricorressero condizioni ben precise. Una pavimentazione adeguata, perché al mercato vanno gli anziani; la predisposizione di pensiline, in quanto il valore aggiunto del nostro mercato sta anche nelle coperture; il possibile accesso dei mezzi di carico-scarico, perché è fondamentale per la funzionalità dell’allestimento e disallestimento del mercato e – non da ultimo – la possibilità, da verificare, di abbattere una serie di muri di recinzione e aprire quanti più varchi, per fare in modo che il mercato non fosse isolato all’interno del complesso.
Queste condizioni, preliminari ad una valutazione da condividere con gli ambulanti e i negozianti di Via Verdi, le abbiamo dichiarate in epoca non sospetta, a fine 2014, come è facilmente documentabile. Purtroppo in due anni non si sono fatti passi avanti; non diamo colpa a nessuno e ne prendiamo atto, ma non c’è stato alcun progresso, alcun elemento aggiuntivo per una valutazione seria e responsabile. Ad oggi le garanzie sopra dette per prendere in considerazione l’ipotesi di spostamento del mercato all’interno degli Stalloni non si sono minimamente realizzate. Nessuna. Il modello presentato dalla Regione nell’ultimo incontro, quello stesso modello sul quale proprio il presidente Berlino Tazza, bontà sua, si è detto d’accordo valutandolo un “buon progetto”, e che prevede l’insediamento del mercato all’interno degli Stalloni, è puramente teorico, non scioglie nessuno dei nodi critici che sopra ho evidenziato, non offre garanzie.
La Regione rimanderebbe tutto a successive valutazioni della Soprintendenza, ma è chiaro che approvare un accordo di programma che blinda il mercato dentro gli Stalloni senza alcuna garanzia circa le condizioni di cui sopra è folle, pertanto è una ipotesi che abbiamo respinto con decisione e senza equivoci.
Dal momento che la Regione tuttavia vuole che l’accordo di programma sciolga definitivamente a priori il tema del posizionamento del mercato (dentro o fuori), come già precisato, ci siamo impegnati a produrre, sulla scorta della osservazione alla VAS già presentata lo scorso autunno, uno studio di fattibilità che mantenga il mercato sotto le pensiline di Via Verdi e risolva il nodo della sosta, nelle due mattinate di mercato in cui gli uffici dell’ex ASL sono aperti, creando un’area di parcheggio non troppo invasiva all’interno del complesso.
Avremmo voluto mantenere un atteggiamento più sobrio ed attendere il prossimo passaggio con la Regione, con la quale non abbiamo alcuna intenzione di ingaggiare battaglia, ma solo volontà di concludere un accordo che riteniamo decisivo per la città; tuttavia ci è parso doveroso fare chiarezza a fronte di affermazioni non veritiere e dal mero sapore elettorale”.