Questa mattina il ricordo per le vittime delle foibe, Bonaldi: 'Non dimenticare'
“Dividere la storia tra carnefici e vittime è un dovere morale che occorre per raccontarla con onestà, senza strabismi ideologici. ma distinguendo tra uomini che cercarono di sopprimere vite e libertà di altri e uomini che fecero di tutto per impedirlo, pagando spesso con la vita”.
Così questa mattina il sindaco di Crema Stefania Bonaldi, durante la commemorazione in ricordo delle vittime delle foibe.
“È accaduto nel passato che memoria e ricordo fossero selettivi, si esercitassero o meno a seconda delle convenienze del momento, delle appartenenze politiche o ideologiche, sociali, etniche. Dei carnefici o delle vittime. Le Foibe e l’esodo giuliano dalmata, biblico quanto tragico, sono stati così ostinatamente ignorati ed omessi colpevolmente. Oggi invece li ricordiamo e facciamo nostra l’ingiustizia senza rimedio subita da quei fratelli italiani, brutalizzati negli anni ‘40 e nell’immediato dopoguerra nelle terre del confine orientale, a cavallo tra l’Italia e la Jugoslavia”.
Stefania Bonaldi:”dividere storia da carnefici e vittime è un dovere morale per raccontare la storia così come è stata. Morte fatto irreparabile, ricordare persone comuni che hanno perso la vita per colpa dei totalitarismi rossi o neri. Le foibe ostinatamente ignorati. Oggi facciamo nostra la brutalità della sorte che ha colpito i nostri fratelli italiani. Colpito classe media. Nazionalismo, brutta parola che oggi torna di moda. Non possiamo rischiare di relegare quei fatti a un’epoca distante. L’attualità è la bostr sfida, campo dove evitare che tornino i tempi bui.
La condanna ad ogni tipo di nazionalismo e totalitarismo, “sia esso rosso o nero”, va portata avanti anche nell’attualità, “senza relegare questo tipo di ricorrenze ad un tempo lontano e senza sorvolare sui fatti del presente. Perché la nostra sfida è l’attualità”.
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